Sono arrivate le scuse ufficiali di Roberto Spada per la bruttissima aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi e al suo collaboratore. L'episodio risale all'intervista che lo stesso reporter avrebbe dovuto fare all'esponente di spicco del clan Spada dopo il boom di Casapound alle elezioni amministrative. Invece di concludere l'intervista, Piervincenzi si vide rifilare una testata che gli provocò la rottura del naso. Gli inquirenti etichettarono immediatamente la questione come un'aggressione di tipo mafioso.
Le scuse di Roberto Spada
Roberto Spada oggi si trova detenuto nel carcere di Tolmezzo ed è stato sentito in collegamento video dal Pubblico Ministero che lo ha incalzato con una serie di domande.
Le risposte dell'esponente del clan Spada, che porta appunto il suo stesso cognome, sono apparse notevolmente confusionarie e spesso pure contraddittorie. Roberto Spada ha detto di non ricordare quasi niente di quel giorno, eccetto l'incontro con il giornalista e la chiacchierata iniziale quando però parlavano di altre cose. Spada non avrebbe avuto alcuna intenzione di rilasciare l'intervista alla trasmissione di Rai due "Nemo - Nessuno escluso". Però Piervincenzi si è fatto sempre più insistente e alla fine Spada non ce l'ha fatta più a resistere scoppiando in una reazione sproporzionata per la quale adesso in aula si è scusato con tutti i giornalisti. Va ricordato, tuttavia, che la stampa è parte in causa diretta nel procedimento, poiché sia la Federazione Nazionale sia l'Ordine dei Giornalisti si sono costituiti parte civile.
Casapound e il clan Spada
Il nervosismo di Roberto Spada era dovuto proprio al contenuto delle domande che in quei giorni gli venivano proposte con molta frequenza da numerosi giornalisti arrivati ad Ostia. Il risultato strabiliante di Casapound, formazione di estrema destra, era collegato al sostegno del clan Spada? Sebbene Roberto Spada fosse sempre apparso come una figura apolitica, la famiglia avrebbe portato davvero un sacco di voti a Casapound.
L'ipotesi di uno scambio tra politica e ambienti della criminalità organizzata lasciava e lascia prefigurare un clima a dir poco inquietante.
L'aggravante del metodo mafioso
L'aggravante che viene contestata a Roberto Spada è proprio quella della metodologia mafiosa. Ostia recentemente è diventata una località dove il business delle concessioni balneari si abbina a quello della droga e del pizzo, in un contesto di continue minacce e ripercussioni anche pesanti.
L'aggressione al giornalista di Nemo sarebbe maturata proprio a seguito di domande inerenti al metodo mafioso. E la risposta, con tanto di testata e manganellate intimidatorie, sarebbe stata altrettanto tipica della mafia. Le scuse rilasciate al pm non saranno sicuramente sufficienti e Roberto Spada dovrà rispondere molto più a fondo sul ruolo della famiglia Spada a Ostia.