Tanta paura, persone spaventate e tantissimi commenti su Facebook per cercare di capire cosa fosse realmente accaduto. È stata una serata che sarebbe giusto definire "strana", quella di mercoledì 4 Aprile, per tanti abitanti del Salento. Nella tarda serata, infatti, si è udito in boato fortissimo che ad alcuni ha fatto addirittura pensare ad una scosse di terremoto. Inutile dire che sono migliaia i commenti su facebook riguardanti l'accaduto. Il boato è stato segnalato soprattutto nella zona di Casarano, Ugento, Maglie, Alezio, Ugento, Gallipoli, Melissano, Collepasso.

Ma cosa è realmente accaduto?

Boato nel Salento: tanta paura

Non si è trattato di un terremoto, come avvenuto nelle scorse settimane con il sisma di magnitudo 3.9 avvenuto con epicentro ad Ostuni. In quel caso, il terremoto, con ipocentro a 27 chilometri sotto il suolo terrestre, era stato avvertito in tutta la provincia di Lecce con numerose segnalazioni anche dalle province di Bari, Brindisi e Taranto. Tante erano state le persone scese in strada (soprattutto dai piani superiori dei condomini) dopo aver notato il movimento di mobili e suppellettili tra le mura casalinghe. Stavolta, invece, si è trattato con ogni probabilità di un "boom sonico". Questo boato, quindi, quasi certamente è stato provocato dal superamento della barriera del suono da parte di un aereo in volo.

Il boato, come detto ha creato un tam- tam sui social, ma non sono state registrate conseguenze particolari.

Non è la prima volta che un aereo supera la barriera del suono. Anzi, recentemente era successo a Milano e anche in quel caso ci furono migliaia di commenti social per parlare dell'accaduto. Il boato, in Lombardia, si è registrato la mattina del 22 marzo mentre tutti erano al lavoro ed è stato talmente forte che alcuni edifici nella provincia di Bergamo sono stati evacuati dopo che si è notato che vibravano anche i vetri (si è pensato anche in quel caso, ad un terremoto).

Infatti, il forte rumore è stato sentito chiaramente da Milano a Bergamo, da Mantova a Monza e anche nella provincia di Varese. In realtà, in quel caso si scoprì subito che due aerei dell'Aeronautica stavano intercettando un aereo di linea (forse francese, proveniente dal Madagascar e diretto a Parigi) con il quale non riuscivano a mettersi in contatto. Insomma, i boati provocati da aerei velocissimi che superano la barriera del suono, continuano a registrarsi.