"Ho dato ordine di attaccare la Siria". Questo l'annuncio di Donald Trump arrivato poco dopo le 3 di notte ora italiana. Proprio in quel momento i missili erano già stati lanciati contro gli obiettivi ritenuti collegati alla produzione di armi chimiche, le stesse usate proprio da Assad nelle stragi di pochi giorni fa. L'azione militare arriva in modo sorprendente dopo le parole di distensione arrivate nelle ore precedenti. L'attacco americano parte congiuntamente con Francia e Gran Bretagna. Secondo quanto riferisce l'agenzia Reuters, sarebbero state sentite forti esplosioni a Damasco, tra i numerosi obiettivi colpiti ci sarebbero anche tre luoghi utilizzati, secondo gli alleati, per la produzione di armi chimiche.

Immediata è arrivata la dura risposta della Russia che ha definito l'attacco americano come uno schiaffo al paese e ha annunciato pesanti conseguenze.

Gli obiettivi degli attacchi

Secondo quanto riferito dallo stesso Trump, gli attacchi degli alleati mirano a colpire i siti preposti alla produzione di armi chimiche. Un duro attacco militare volto a porre fine all'uso di agenti chimici vietati. "La nostra risposta non cesserà finché il dittatore siriano continuerà ad usare questo tipo di armi", queste le parole del presidente degli Stati Uniti. Francia e Gran Bretagna hanno utilizzato navi e velivoli per colpire gli obiettivi designati. Anche la premier britannica Theresa May ha parlato dell'azione congiunta dei tre stati: "L'obiettivo degli alleati non è quello di rovesciare il regime di Assad ma di mettere la parole fine all'utilizzo delle armi chimiche".

L'attacco alla Russia

Con l'annuncio dell'attacco, Donald Trump ha esplicitamente puntato il dito contro Russia e Iran. "Ho una domanda da fare alla Russia e all'Iran: quale stato vuole essere associato ad un omicidio di massa in cui sono morti uomini, donne e bambini innocenti?". E ancora ha proseguito il tycoon attaccando la Russia: "Putin deve decidere se continuare a percorrere questo sentiero tortuoso e oscuro o se allearsi con le nazioni civilizzate che cercano la pace".

Trump ha concluso il suo discorso parlando di possibili buoni rapporti futuri sia con Iran che Russia, un'eventualità possibile ma non certa. Ora tutta l'attenzione è rivolta alle conseguenze di questo attacco. Il clima è più teso che mai, la questione siriana entra nel vivo e tutto il mondo resta con il fiato sospeso in attesa delle prossime mosse di Vladimir Putin.