A Roma diventa sempre più pericoloso per i giornalisti svolgere il loro mestiere, soprattutto se provano a ‘ficcare il naso’ negli affari delle famiglie rom e sinti stanziate nella Capitale. Se lo scorso 7 novembre 2017 era toccato all’inviato di Nemo Daniele Piervincenzi e al filmaker Edoardo Anselmi subire la violenza di Roberto Spada per aver osato fare troppe domande nel ‘suo’ territorio di Ostia, stavolta è sempre una troupe del progamma di Rai2, formata da Nello Trocchia e Giacomo Del Buono, ad essere vittima dell’aggressione di alcuni membri, anche donne, della famiglia casamonica - Di Silvio.

I due si erano permessi di seguire le forze dell’ordine impegnate in una operazione di arresto dei presunti colpevoli del brutale pestaggio avvenuto a Pasqua al Roxy Bar della Romanina. In entrambi i casi, però, a testimoniare la violenza impunita dei clan Spada e Casamonica sono state le immagini riprese dalle telecamere.

Il video dell’aggressione dei Casamonica ai giornalisti di Nemo

Il breve video della durata di poco più di un minuto, che anticipa il servizio completo che andrà in onda venerdì 11 maggio su Rai2 durante la nuova puntata di Nemo, comincia con l’inquadratura in primo piano di Nello Trocchia. Il giornalista, mentre cammina in una strada buia in zona Romanina alle prime luci dell’alba, commenta: “Siamo nel regno dei Casamonica, questa è l’abitazione di Alfredo Di Silvio”.

Il blitz della polizia alla Romanina

Le immagini riprendono con l’arrivo delle forze dell’ordine che bussano alle porte di alcune villette e Trocchia che in sotto fondo dice: “Ecco la polizia, è arrivata”. Alla richiesta degli agenti di aprire la porta di una abitazione, una donna si affaccia dal balcone e, con aria insofferente, quasi di sfida, risponde: “Per quale motivo?

Che è successo? È morto qualcuno?”. Nuovo stacco video, ed ecco inquadrato un giovane barbuto e corpulento, probabilmente membro della famiglia Casamonica, il quale, una volta accortosi della troupe di Nemo al lavoro, si avvicina con fare minaccioso intimando ai giornalisti di andarsene “con questa telecamera”.

I Casamonica non temono nemmeno la polizia

Trocchia prova a giustificarsi dicendo che “facciamo il nostro lavoro”, ma il giovane è irremovibile e sempre più agitato. “Embè, te ne vai gentilmente?”, insiste gesticolando visibilmente con la sua mole che, da sola, mette paura. “È un luogo pubblico”, ribatte coraggiosamente Trocchia, ricevendo come risposta un inquietante “questa è casa mia, faccia di m**** te levi?”. A quel punto interviene un agente di polizia che cerca di portare via il ragazzo, ma senza dire una parola, con una faccia che la dice lunga sull’impotenza delle forze dell’ordine di fronte a questa situazione, mentre l’altro prosegue nelle sue minacce incurante di possibili denunce.

Altro colpo di scena, con l’ingresso in video delle donne dei Casamonica. “Togli sta telecamera”, inveisce una scagliandosi contro i giornalisti di Nemo, mentre un’altra grida: “Leva quel faro, maledetto”. A nulla vale la presenza della polizia, anche se stavolta a rimetterci la ‘salute’ pare sia stato solo il led della telecamera, colpito a una manata.