Il padre e la madre di una bimba di un anno e mezzo, Blu, sono stati convocati dalla Procura della Repubblica perché devono cambiare il nome della figlia. Blu è un nome che non consente di identificare il sesso di chi lo porta, quindi va cambiato. I genitori milanesi hanno affermato che, se non rettificano il nome, sarà il giudice a farlo. I magistrati fanno riferimento all'art. 35 del Dpr 396/2000, secondo cui 'il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso'. Nella lettera di convocazione della coppia si legge che il nome Blu, ispirato all'inglese Blue, che indica un colore, non si può assolutamente attribuire in maniera evidente a un soggetto di sesso femminile.

L'atto di nascita, dunque, va rettificato.

In Italia ci sono altre Blu

Il papà di Blu ha rivelato che, se giovedì prossimo lui e la moglie non presenteranno un'alternativa al nome dato alla piccola, sarà la magistratura a scegliere un nuovo nome. Papà Luca ha ricordato che, all'atto della registrazione del nome della figlia presso l'ufficio dell'anagrafe, l'addetto aveva fatto presente il rischio di richiamo. Eppure, in Italia, ogni anno vengono registrati 7 Blu, soprattutto femmine. Luca non si aspettava di ricevere la convocazione in Procura dopo un anno e mezzo dalla nascita della figlioletta. Questa sa benissimo che il suo nome è Blu.

Cosa faranno i genitori di Blu? Beh, dimostreranno ai giudici che in altre nazioni si chiamano Blu sia maschi che femmine; inoltre, Luca e la moglie faranno presente (con dati Istat alla mano) che nel 2016 erano state registrate 6 bambine col nome Blu.

La Procura, in un altro caso, si era astenuta dal richiedere la rettifica del nome ai genitori di una bimba di 5 mesi chiamata Blu. Ieri, 22 maggio 2018, il Tribunale civile di Milano ha preso atto della decisione della Procura ed ha confermato il nome.

L'esempio del nome Andrea

Luca reputa discriminatorio l'atteggiamento della Procura, facendo l'esempio di Andrea, nome di origine greca che viene affibbiato sia ai maschi che alle femmine.

"Non si vede perché Blu non sia accettato. E' una discriminazione assurda", esclama il padre di Blu, che non vuole nemmeno anteporre un altro nome a quello della figlia, come consigliato dalla Procura. Luca e la moglie, Vittoria, hanno svolto una ricerca approfondita sul nome Blu, scoprendo che nel mondo ci sono tante persone che lo portano, come una bimba di Genova, la figlia della cantante Beyoncé e una trentenne ligure. Anche in Italia, quindi, ci sono tante Blu.