Come se un micidiale petardo improvvisamente gli fosse esploso tra le mani senza lasciargli scampo perché schegge e detriti gli hanno perforato il cranio e frantumato il cervello. Invece stava solo fumando una sigaretta elettronica che purtroppo gli è scoppiata in faccia. Una morte orribile quella dello statunitense Tallmadge D'Elia: se ne è andato a soli 38 anni per il malfunzionamento della sigaretta a vapore deflagrata mentre 'svapava' in camera da letto nella sua casa a St. Petersburg in Florida. La tragedia risale allo scorso 5 maggio.

Allarme antincendio fa scoprire l'inimmaginabile

Il boato provocato dall'esplosione della sigaretta elettronica è stato talmente forte da attivare l'allarme antincendio che ha mobilitato i vicini di casa. Intervenuti sul posto vigili del fuoco e poi la polizia, hanno trovato l'uomo privo di vita nella stanza da letto dove in effetti era scoppiato un piccolo incendio. Il corpo presentava ustioni per oltre l'80% del corpo, su braccia, addome, schiena, spalle e una mano. Ma l'autopsia i cui risultati sono stati resi noti due giorni fa, ha svelato che a provocare il decesso di Tallmadge D'Elia è stata la sua e-cigarette. In particolare ad ucciderlo è stata una ferita alla testa. Dall'esame autoptico è emerso che nel cranio dell'uomo si erano conficcati frammenti dell'apparecchio diventati letali micro proiettili.

Christopher D’Elia, padre dell'uomo che faceva il freelance, ha confidato ai media americani di aver vissuto "un terribile shock" per una morte di cui nessuno, tantomeno un genitore, riesce a capacitarsi.

Come è stato possibile?

Resta ancora da chiarire come sia stato possibile che la sigaretta sia esplosa. Responsabili della sciagura sarebbero pezzi di ricambio non originali.

Sembra che il vaporizzatore elettronico fosse stata modificato per una durata maggiore delle batterie al litio, le stesse che si usano per gli smartphone e che hanno provocato casi di esplosione di 'Galaxy 7 Note'. Ma la 'Smok E-Mountainì, società che produce e distribuisce 'Mod', l'e-cigarette che usava la vittima, ha riferito che era stata prodotta nelle Filippine.

In particolare, un rappresentante della ditta interpellato dalla 'Abc' ha puntato il dito contro aziende che clonano le batterie originali non rispettando gli standard di sicurezza per rivenderle a prezzi competitivi.

Pericoli e incidenti

Di solito chi usa una sigaretta elettronica lo fa perché vorrebbe togliersi il vizio del fumo. Pare però che passi dalla padella alla brace, perché l'alternativa alla sigaretta tradizionale nuocerebbe ugualmente alla Salute e non è immune da altri pericoli. Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista 'Pnas', Proceedings of the National Academy of Sciences, se è vero che le e-cig producono sostanze cancerogene inferiori rispetto alla sigaretta tradizionale, sarebbero dannose per il Dna.

Per chi le fuma rispetto ai non fumatori sarebbe maggiore il rischio di sviluppare malattie cardiache, tumori ai polmoni e alla vescica. Ma gli effetti a lungo termine sulla salute umana sono ancora tutti da provare. Invece, già prima di questo incidente mortale, la Food and Drug Administration, l'agenzia statunitense che regola i farmaci, aveva lanciato l'allerta sul rischio di esplosione delle batterie degli "svapatori". Secondo l'US Fire Administration, tra il 2009 e il 2013 ci sono state almeno 195 esplosioni di sigarette elettroniche. Di queste, 38 hanno causato gravi lesioni. Nel 2015, ad esempio, in Colorado un uomo di 29 anni ha riportato una frattura al collo e la rottura dei denti. Però mai prima d'ora negli Usa si era verificato un episodio con esito mortale.