L’ambulanza della croce rossa Italiana colpita da un oggetto di ferro a Napoli sabato scorso non è stata oggetto di un assalto o di un atto di violenza deliberata: si è trattato di un semplice incidente. Secondo i primi risultati delle indagini condotte dalla polizia, il mezzo di soccorso sarebbe stato colpito da un palo di ferro divelto dalla sede stradale dalla stessa ambulanza.

Incidente causato dall’aver “tagliato” il percorso

I fatti risalgono a sabato 12 maggio scorso quando in Largo Antignano, nel quartiere Vomero a Napoli, un’ambulanza era stata colpita da un oggetto metallico, ferendo un’infermiera che si trovava a bordo.

Illeso il paziente, che veniva trasportato in codice rosso e con sirene accese. Il direttore della centrale operativa del 118, Giuseppe Galano, e il presidente della Croce Rossa di Napoli, Paolo Monorchio, avevano bollato il fatto come un atto deliberato, un gesto sconsiderato di qualcuno che aveva volutamente colpito il mezzo di soccorso.

Secondo quanto emerso, invece, sarebbe stato un semplice caso fortuito: forse per abbreviare il percorso e arrivare prima possibile in ospedale – il paziente a bordo era grave – l’ambulanza ha “tagliato” la parte centrale della piazza, una zona pedonalizzata delimitata da pali e funi. Il mezzo avrebbe urtato una delle funi, tirandola fino a sradicare dalla sede stradale uno dei pali, che a sua volta ha colpito un finestrino dell’ambulanza mandandolo in pezzi, tanto da ferire all'arcata sopraciliare l’infermiera che si trovava a bordo.

Il sindaco di Napoli chiede le scuse

“Per chi in generale lavora per la salute dei cittadini, Napoli è come Raqqa”: era stato molto duro il commento di Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici del capoluogo partenopeo, e oggi il sindaco De Magistris ha chiesto le scuse: “Paragonare Napoli a Raqqa è inaccettabile, è un’offesa alla nostra città ma manca di rispetto alla stessa cittadina siriana, distrutta dal terrorismo e dalla guerra.

La frase del presidente dell’Ordine è stata ripresa dai principali telegiornali italiani, è stato un danno grave, si può anche essere chiamati a risarcire soprattutto se non arrivano le scuse”.

Per ora non vi sono repliche alle richieste del sindaco di Napoli. Per completezza, va segnalato che sabato scorso il direttore della centrale operativa 118 aveva precisato: “Da inizio anno i nostri equipaggi sono stati aggrediti 30 volte, in tutto il 2017 le aggressioni sono state 16, nei Quartieri Spagnoli un’ambulanza è stata attaccata perché alcuni balordi pensavano fosse arrivata in ritardo. Sembra quasi che ci attacchino perché siamo un servizio pubblico, come Polizia e Carabinieri, ma loro hanno possibilità di una reazione immediata, noi no, sui nostri mezzi abbiamo solo una croce”.