Fabrizio Corona è tornato a frequentare un'aula di tribunale. Detta così, sembrerebbe che l'ex paparazzo si sia nuovamente cacciato nei guai. In realtà, almeno questa volta, Corona non ha vestito i panni dell'imputato, bensì quelli del testimone nel processo a carico di Fabrizio Chinaglia, un noto agente del mondo dello spettacolo.
Una pesante accusa
Nella giornata di ieri, Fabrizio Corona, nell'insolita parte del testimone a conoscenza dei fatti, è stato ascoltato da alcuni giudici del tribunale di Milano, in merito al processo a carico di un agente del mondo dello spettacolo con il quale, in passato, ha intrattenuto rapporti di lavoro e, secondo alcuni, anche di amicizia.
Il personaggio in questione è Fabrizio Chinaglia, sul quale grava un'accusa di violenza sessuale nei confronti dell'ex showgirl Sara Tommasi, ancora oggi in cura per superare alcuni terribili momenti del suo recente passato. In quei periodi, la ragazza, non sarebbe stata pienamente in grado di intendere e di volere poiché, come spiegato anche da lei stessa in un'intervista al programma "Le Iene", avrebbe sofferto di un disturbo bipolare, causato anche dall'abuso di cocaina e di altre sostanze stupefacenti. Secondo l'accusa, proprio in quella situazione particolarmente complicata per l'ex naufraga dell'Isola dei Famosi, Fabrizio Chinaglia avrebbe costretto Sara Tommasi ad intrattenere rapporti sessuali con lui, utilizzando talvolta anche le cosiddette "maniere forti".
A difesa di Sara Tommasi
Fabrizio Corona, dunque, si è presentato di fronte ai giudici del Tribunale di Milano con l'intento di mettere in luce un'immagine diversa di Sara Tommasi, dipinta da molti come una semplice tossicodipendente trascinata nel circolo vizioso del denaro e della "popolarità a tutti i costi". Secondo quanto riferito dall'ex re del Gossip, la trentasettenne umbra, prima di entrare definitivamente a far parte del tanto desiderato mondo dello spettacolo, rappresentava il prototipo della "ragazza acqua e sapone", con una serietà vecchio stile e un livello intellettivo tale da permetterle di laurearsi alla Bocconi con 110 e lode.
Insomma, un traguardo non da tutti. Inoltre, lo stesso Corona ha voluto specificare di non essere stato lui a fornire il numero della showgirl a chi, in seguito, avrebbe abusato di lei, ma che invece sarebbe stato reperito altrove. Come ha spiegato subito dopo, infatti, in quel periodo era molto facile rintracciare il numero di Sara Tommasi.
Oltre alla "questione violenza sessuale", nello stesso processo, Chinaglia ha dovuto anche difendersi dall'accusa di estorsione e di vendita di droga. Situazioni dalle quali, dopo lunghi anni di carcere, Fabrizio Corona ha deciso finalmente di restare fuori.