Il vulcano Kilauea, situato alle pendici del vulcano Manua Loa -uno dei più grandi vulcani al mondo-, ha seminato il terrore nella notte tra il diciassette ed il diciotto maggio (venerdì mattina in Italia).
L'esplosione ha causato una colonna di ceneri alta nove metri ed un terremoto di magnitudo 6.9 nella scala Richter. Come mostrano i video dei telegiornali locali già molte case sono andate distrutte e migliaia di persone evacuate.
Cosa dicono gli esperti
Attualmente le previsioni sono tutt'altro che rasserenanti, l' Us Geological Survey (agenzia scientifica del governo statunitense) ha infatti parlato di sempre maggiori possibilità di un'eruzione esplosiva decisamente più pericolosa di una effusiva.
Per quanto ne sappiamo infatti il Kilauea, come buona parte dei vulcani compresi nella cintura di fuoco, è un vulcano esplosivo la cui eruzione comporta appunto, a differenza di quella effusiva, un magma viscoso e gassoso con lapilli incandescenti proiettati in aria. L'Hawaiian Volcano Observatory ha inoltre aggiunto che con il passare delle ore potrebbero aumentare le ceneri ed i proiettili.
La situazione attuale
Attualmente le zone limitrofe al Kilauea sono in stato d'emergenza da dieci giorni. E' stata colpita soprattutto Leilani Estates nella zona sud orientale dell'isola. E' stato inoltre indetto un codice rosso atto a vietare il traffico aereo a causa delle ceneri che riducono drasticamente la visibilità.
Registriamo la prima eruzione dopo più di quarant'anni di inattività al tre maggio 2018 a sua volta preceduta da forti scosse sismiche. I telegiornali locali mostravano drammatici video di magma che sgorgava dall'asfalto stradale. La croce rossa è stata costretta ad adibire grandi spazi per rifugi post-evacuazione.
Adesso alcuni esperti affermano come questo sia solo l'inizio di una grande tragedia ricordando il risveglio dello stesso vulcano nel 1924 che comportò circa cinquanta esplosioni di fila in due settimane.
Stando ancora all'Usgs la catastrofe è sempre più vicina in quanto eventi di questo tipo si ripetono ad intervalli compresi tra i cinquanta e gli ottant'anni. Sempre questi ultimi hanno constatato nelle ultime ore che lo scenario che si sta via via formando è sempre più simile a quello del 1924 per quanto riguarda la deformazione del suolo e la sismicità nella zona del cratere.
Se fino a questo momento l'attività del Kilauea poteva non destare scompigli adesso la situazione è davvero preoccupante: si tratta di un'attività molto complessa che riguarda i crateri Puʻu 'Oo e l'Halemaʻumaʻu e, peraltro, sono presenti diciassette fratture del suolo molto delle quali emettono lava.