Dalla prossima estate, anche Lufthansa introdurrà per sé e per tutte le compagnie del gruppo (tra cui Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines) una tariffa “light”, chiamata anche “basic”, per i collegamenti tra l’Europa e il Nord America. Essa non è una novità, delle tariffe light erano già entrate in vigore dal 2015, ma consentivano di viaggiare per qualche decina di euro solo nei cieli europei. Così, tale manovra consentirà al colosso tedesco di poter competere con le compagnie low cost e di linea che già hanno adottato strategie simili.
L’idea
Lufthansa, con tale mossa, si inserisce nel lungo elenco di compagnie “tradizionali” (come Delta Air Lines, Air France-Klm, Alitalia, British Airways, Virgin Atlantic, American Airlines) che hanno inserito un po’ di “low cost” nei propri pacchetti per poter competere sul mercato in modo più intelligente. Il gioco è semplice: si viaggia oltre oceano con una tariffa agevolata e alla portata di tutti (arrivando a spendere 60/70 euro) con il solo bagaglio a mano di 8 kg, per poi ottenere il vero guadagno con gli extra, cioè utilizzando la strategia di quasi tutte le compagnie low cost.
Nonostante non siano state ancora rilasciate dichiarazioni ufficiali, si pensa che, per quanto riguarda gli extra, essa possa adeguarsi agli standard delle compagnie tradizionali che stanno già operando in tal senso.
L’esempio è l’alleanza transatlantica Delta-Air France/Klm-Alitalia, dove si spendono circa 100 euro per il bagaglio in stiva, più 40 euro per la scelta o modifica del posto a sedere.
Nonostante ciò, oltre al bagaglio a mano, sarà ancora garantito il pasto. A differenza di alcune concorrenti, come Norwegian Airlines e Alitalia, che hanno reso i pasti un optional da acquistare, Lufthansa lascerà la possibilità di mangiare a bordo senza costi aggiuntivi.
Nuovi orizzonti per le compagnie aeree occidentali
L’idea è quindi di vendere un prodotto il più possibile spoglio dei suoi optional. Infatti, abbassando il più possibile il prezzo del biglietto, il cliente sarà più invogliato ad acquistarlo, ma avrà comunque bisogno di alcuni optional ed è qui che risiederà il vero guadagno.
Se, infatti, fino a qualche anno fa, le compagnie vendevano un servizio completo, dove il prezzo era alto ma, una volta staccato il biglietto, si era sicuri di non dover più pensare a nulla, ora, da qualche anno ormai, la strategia è cambiata. L’unico mercato che ancora resiste a tale nuovo modello di business è quello asiatico, dominato da alcune grandi compagnie, come Emirates, Ethiad Airways e Qatar Airways. Queste, infatti, riescono a vendere ancora biglietti più costosi ma completi di tutti gli optional.