Prima il lancio da circa 1,5 chilometri, poi lo scontro e la morte. Due paracadutisti russi hanno perso la vita dopo essersi scontrati in volo. I protagonisti di questa tragica vicenda sono Rushan Sibgatullin, 34 anni, e Oleg Schelkanov, 48 anni. Entrambi, dopo essersi lanciati nel vuoto, sono rimasti vittime di un incidente durante il quale avrebbero perso conoscenza. Di conseguenza, l'impatto con il terreno non gli ha lasciato scampo.

Un filmato mostra il momento della collisione tra i due uomini nei cieli della regione russa del Tatarstan. L'impatto è stato così forte da far perdere i sensi a Oleg e Rushan prima della rovinosa caduta.

Secondo le prime indiscrezioni, prima dello scontro uno dei russi aveva già aperto il paracadute, mentre l'altro l'avrebbe fatto subito dopo.

Un paracadutista è morto prima dell'atterraggio

Drammatico episodio nei cieli russi. Dopo il violento scontro in aria, i due paracadutisti russi sono stati immediatamente trasportati in ospedale: uno di loro, però, pare già fosse morto prima dell'atterraggio, mentre il secondo è deceduto a qualche ora dal ricovero in ospedale. Il Comitato investigativo russo ha avviato le indagini per ricostruire l'esatta dinamica della vicenda. Stando alle prime informazioni raccolte dagli investigatori, pare si trattasse di due paracadutisti molto esperti, che avevano alle spalle più di 600 lanci anche da altezze piuttosto ragguardevoli.

Un lancio di routine

I paracadutisti possono raggiungere anche i 200 km/h dopo i lanci, dunque eventuali collisioni in aria potrebbero rivelarsi altamente pericolose. Rushan e Oleg erano insieme ad altri colleghi, intenti in una sorta di esercitazione di routine. Gli inquietanti video pubblicati sul web, mostrano i 7 paracadutisti - tra cui Oleg e Rushan - che si lanciano, e subito dopo lo scontro fatale.

Ricordiamo che, nei mesi scorsi, c'è stato un altro terribile incidente in volo. Ad ottobre, durante un lancio, sono morte tre persone, due uomini e una donna. Anche in questo caso, uno dei paracadutisti (l'istruttore) si era scontrato contro gli altri due (una donna cinquantenne e un uomo trentenne). Il tragico episodio si era verificato presso la Mission Beach, spiaggia australiana molto amata dagli appassionati di paracadutismo.

Le vittime australiane, a differenza di quelle russe, non erano tutte esperte. Un testimone che aveva assistito alla tragedia nei cieli australiani aveva riportato: "Non era bello da guardare. Ho avuto il cuore in gola". Il paracadutismo, tra gli sport di volo, è sicuramente uno dei più praticati: si tratta pur sempre di uno sport estremo, quindi le precauzioni non sono mai troppe. Inutile ricordare che chi vuole avvicinarsi a questa pratica sportiva, non solo deve godere di ottima salute, ma dev'essere anche munito di buon senso per cercare di tenersi lontano da rischi evitabili.