Il corpo di Manuel Piredda è stato riesumato venerdì 18 maggio, al fine di condurre l’esame autoptico e un’altra serie di accertamenti, a 7 anni dalla morte. Esami che serviranno a dare una risposta al quesito sulle cause del decesso del 28enne, avvenuto nella sua abitazione a Bacu Abis (Carbonia) la notte del rogo tra il 16 e 17 aprile 2011. In quell'incendio fu coinvolta l’ex moglie Valentina Pitzalis, rimasta sfigurata dalle fiamme.

Nel 2012, il caso fu archiviato per morte del reo, e una serie di esposti dei genitori del Piredda hanno avuto come esito l’apertura di un fascicolo d’indagine a carico della ragazza, nell'agosto 2017.

Le ipotesi di reato sono omicidio volontario e incendio doloso.

I genitori del 28enne non hanno mai creduto alla versione della ex nuora, unica sopravvissuta in quell'inferno di fuoco e fumo a Bacu Abis. La donna aveva individuato il Piredda come responsabile dell'aggressione a suo danno, versione ritenuta attendibile dagli inquirenti. Uno dei punti su cui la famiglia del ragazzo si è sempre battuta è proprio l'autopsia, che allora non fu disposta perché non ritenuta necessaria.

La parola ai risultati

Sette anni dopo, la salma di Manuel Piredda è stata riesumata e scortata dalle forze dell'ordine sino al Policlinico di Monserrato, nel cui Dipartimento di Medicina Legale si è svolta l’autopsia, durata diverse ore, nella mattinata di sabato 19 maggio.

I Ris hanno assistito a tutte le fasi, terminate le quali il corpo è stato nuovamente tumulato nel cimitero di Gonnesa.

Una Tac sul corpo del ragazzo ha preceduto l'autopsia, effettuata dai medici legali Elena Mazzeo e Margherita Neri (su nomina del gip), Vittorio Fineschi, Aniello Maiese e Nicola Monni (nominati dalla famiglia Piredda) e Roberto Demontis (nominato dalla Pitzalis).

Presenti i consulenti dei Piredda: gli avvocati Stefano Marcialis, Flavio Locci e il criminologo clinico Elisabetta Sionis.

Al caso lavorano anche due esperti in materia di incendi: il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Sassari (perito nominato dal gip) e il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Cagliari (perito nominato dai Piredda).

Allo stato attuale, ovviamente, non è possibile avere risultati sulle esatte cause del decesso, dati che arriveranno nelle prossime settimane (forse mesi) attraverso le risultanze di esami istologici e tossicologici su organi, capelli e tessuti. Campioni trasferiti nei laboratori di competenza per l’espletamento di tutte le analisi disposte sul cadavere.