È stato reso noto dall’Osservatorio Vesuviano che nella giornata di ieri, sul Vesuvio è avvenuto uno sciame sismico con ben otto scosse di varia entità. Il primo evento tellurico si è verificato poco prima delle sei del mattino e sono durate durante tutto l’arco della giornata fino a poco dopo le 18,30 del pomeriggio. La scossa con la magnitudo più alta è stata quella che è avvenuta alle 17,37 di magnitudo 2,3 della scala Ritcher. Un’altra si è verificata dopo solo un quarto d’ora con magnitudo 1,8 sempre della scala Ritcher. Tutte le scosse hanno avuto come epicentro proprio la bocca del Vesuvio, con una profondità variabile ma di circa un chilometro e mezzo.
L’Osservatorio Vesuviano: “Non bisogna allarmarsi”
“Non bisogna allarmarsi in quanto si tratta di un evento sismico solito per il Vesuvio” ha dichiarato la dottoressa Francesca Bianco, responsabile dell’Osservatorio Vesuviano. “Non ci sono state chiamate e la gente non ha avvertito nessuna delle scosse che si sono verificate. Fortunatamente, inoltre, non ci sono stati danni né a persone né a strutture” ha continuato la direttrice. “L’Osservatorio Vesuviano riesce a monitorare l’attività del vulcano ventiquattro ore su ventiquattro. Ciò che potrebbe fare allarmare sono variazioni geofisiche o geochimiche che però non abbiamo rilevato”.
Durante il mese scorso, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato ben 94 scosse di Terremoto all’interno del Vesuvio.
Nel mese di maggio, invece, le scosse registrate dai sismografi sono state in tutto 72. In particolare sono stati due gli sciami sismici con maggiore intensità e di più rilevante importanza. Uno è avvenuto l’11 maggio, giornata in cui ci sono state ben 25 scosse anche se di magnitudo molto bassa, quasi sempre vicina allo zero, e l’altra il 12 maggio quando ci sono state altre 8 scosse di magnitudo 1,6 della scala Ritcher.
Il vulcanologo Luogo: “Molte scosse sono segni premonitori”
Il quotidiano online Il24 ha intervistato il vulcanologo Giuseppe Luongo che ha spiegato come eventi premonitori ad una possibile eruzione del Vesuvio possano essere proprio numerosi sciami sismici in lassi di tempo relativamente brevi. Il docente ha comunque affermato che non c’è bisogno di allarmarsi se queste non avvengano in maniera continuata nel tempo, ad esempio durante più giorni consecutivi.
Dello stesso avviso non è però un altro sismologo di fama internazionale, Flavio Dobran che sempre al Il24 ha dichiarato come una possibile eruzione non sia da sottovalutare essendo questi eventi ciclici nel tempo.