Il braccialetto elettronico o cavigliera è un dispositivo che persone imputate agli arresti domiciliari o in libertà vigilata devono indossare. In ogni momento, il braccialetto invia un segnale radio che contiene la posizione e altre informazioni a un ricevitore. Se un trasgressore si sposta al di fuori di una certa area o zona consentita, la polizia verrà avvisata di tale spostamento. Uno stalker che aveva quasi ucciso la sua ex fidanzata ora sta per finire agli arresti domiciliari ma senza dispositivo elettronico che tracci i suoi movimenti, dunque potrebbe raggiungere nuovamente la sua ex per farle del male.

Le percosse dell'ex

Una signora di 47 anni, Lidia Vivoli di Bagheria, sta vivendo un incubo fin dal 2012 quando il suo ex Isidoro Ferrante dopo una scenata di gelosia la percosse con una padella di ghisa e con delle forbici. La donna si salvò solo grazie alla promessa che non avrebbe sporto denuncia, così lui si fermò. La signora Vivoli era una hostess di volo della compagnia WindJet, madre di due gemelli e con un nuovo compagno; ora ha una nuova relazione, un'altra vita, e vorrebbe "ritrovare la serenità che lo Stato non le riesce a dare". Parole dure ma che hanno una seria motivazione, il suo ex fu condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione ma dopo appena solo 6 mesi già tornò ai domiciliari dove utilizzò internet.

Contattò tramite Facebook la Vivoli e dopo poco tempo la donna se lo ritrovò davanti, cercandola per una anno intero. Nel 2014 l'aguzzino tornò definitivamente libero e da quel momento cominciò il vero incubo: l'ex compagno cercava l'approccio fisico e al rifiuto della Vivoli alzò le mani nuovamente sulla donna, aggredendo anche il suo nuovo compagno.

Nel 2017 Ferrante tornò in carcere per stalking, ora un giudice palermitano ha emesso l'ordinanza di custodia domiciliare con braccialetto elettronico. Un dispositivo elettronico che però, con molta probabilità, non gli sarà messo in quanto in Italia sono presenti in quantità limitata.

La delusione della donna

I legali del suo aguzzino hanno ora presentato la richiesta che all'imputato gli siano riconosciuti gli arresti domiciliari anche senza l'utilizzo del dispositivo elettronico.

Se la richiesta formale verrà accettata (il giudice aveva già espresso il suo parere favorevole) l'uomo potrebbe tornare nuovamente a fare ciò che ha fatto appena qualche anno fa. La donna ha pensato anche di andare via dalla Sicilia: "Non è giusto, perché devo scappare invece di essere tutelata?"