Ancora una volta, un cavalcavia diventa il simbolo di una tragedia famigliare. Ad Agrigento, nella tarda mattinata del 28 Maggio, madre e figli di 4 e 7 anni fanno un volo di trenta metri, con la Fiat Punto guidata dalla donna, per cause ancora da accertare. Nulla da fare per Maria Stella Traina, 32 anni, impiegata presso una clinica privata e il piccolo Angelo di 4 anni. Gravissime le condizioni della figlia Maria Lucia di 7 anni, estratta ancora viva dai soccorritori dalle lamiere contorte, con un operazione piuttosto difficoltosa, è stata ricoverata in prognosi riservata all'Ospedale di Palermo con traumi e lesioni.

Un volo di 30 metri, morti sul colpo madre e figlio

Come ogni giorno, Maria Stella Traina stava percorrendo la strada tra Lercara Friddi (Palermo) sede della clinica Accardi dove lavorava la vittima e Santo Stefano Quisquino (Agrigento) dove abitava. All'altezza di un viadotto, l'autovettura con tutti gli occupanti è andata dritta sfondando il guardrail di protezione, senza coinvolgere altre vetture.

È stato un malore a provocare l'incidente ?

Dalle prime ricostruzioni, la dinamica dall'incidente porta alla luce due ipotesi. Quella di un malore, visto che non ci sono tracce di frenata sull'asfalto, è probabile che la vettura sia andata direttamente ad impattare il guardrail di protezione. L'altra invece, ed ovviamente la più inquietante è quella di un gesto deliberato.

La procura di Sciacca ha aperto un inchiesta, e gli inquirenti stanno passando al setaccio la vita della giovane mamma. Attualmente non è ancora chiaro se l'infermiera, sposata con un imprenditore agricolo locale, avesse delle problematiche di coppia.

Maria Teresa aveva due profili Facebook , uno dove pubblicava solo le foto con i figli ed un altro dove compare come sfondo una immagine con il marito, non più aggiornato da tre anni.

L' ultimo suo post pubblico recitava: 'Non c'è notte tanto fonda da non permettere al sole di risorgere il giorno dopo'; condivideva anche la sua passione per la professione di infermiera, non mancando di ricordare quale soddisfazione era per lei aiutare le persone malate. Naturalmente in casi come questo, le indagini partono sempre dal contesto famigliare, con molta discrezione.

Lutto cittadino

Nel frattempo il sindaco di Santo Stefano Quisquino Francesco Cacciatore ha proclamato il lutto cittadino 'La nostra piccola comunità è scossa- ha dichiarato il primo cittadino-tutti confidiamo che l'altra bambina che si trovava nell'auto e che è rimasta gravemente ferita possa farcela.