Il 2018 sembrerebbe l'anno di svolta per le donne saudite. Il governo avrebbe, infatti, intenzione di annullare la legge che vieta alle donne di guidare. La revoca, voluta da Mohammed bin Salman, sarebbe prevista per il 24 giugno 2018 e segnerebbe la svolta decisiva per l'unico paese al mondo che impedisce alle donne di guidare.

Secondo quando dichiarato, attualmente sono più di 2 mila le donne che riceveranno la patente. Con un anticipo di circa 20 giorni, già 10 patenti di guida sono state rilasciate ad altrettante donne. Non è ancora chiaro il motivo del rilascio anticipato rispetto alla data prefissata.

La patente, conquista del mondo femminile saudita

La notizia, simbolo di conquista del mondo femminile, si è già sparsa. Sui social, ed in particolar modo su Twitter, si stanno diffondendo rapidamente tweet con foto di patenti e un video in cui viene ripresa una donna saudita nel momento in cui i vigili le consegnano la sua patente.

Anche le più importanti riviste di Moda hanno voluto celebrare questo evento. Un esempio è la versione araba della rivista mensile Vogue che, nel numero di giugno, ha posto in copertina uno scatto ritraente Hayfa bint Abdullah al Saud, figlia del defunto re Abdullah, a bordo di una decapottabile fiammeggiante nel deserto.

La foto, tuttavia, ha generato una valanga di critiche e polemiche. Ciò ha fatto in modo che quella che era una celebrazione per la vittoria del mondo femminile diventasse una lente d'ingrandimento sulla forte assenza del rispetto dei diritti umani nel paese.

Amnesty International ha infatti denunciato che, nel mese di maggio, sono stati ben 11 gli attivisti, tra cui molti di genere femminile, arrestati per 'tradimento'.

L'origine del divieto di possedere la patente

Il divieto alle donne di poter guidare, originariamente, non era regolamentato dalla legge, bensì venne introdotto come norma informale a partire dagli anni '90 dal Gran Mufti, la più importante autorità religiosa dell'Arabia Saudita.

Ben presto, però, la norma divenne Politica integrante del governo. Il divieto di guida costituisce uno dei tanti limiti che le donne saudite devono seguire e rispettare. SI tratta di proibizioni che impediscono alle donne di poter viaggiare da sole, di studiare, di pregare e di sottoporsi a cure mediche senza il consenso di un uomo in veste di tutore. Poco importa, infatti, che il tutore sia padre, marito, fratello o figlio.

L'abolizione del divieto di guida per le donne e le altre riforme di Mohammed bin Salman

L'abolizione ad una delle norme più restrittive per le donne si deve alle pressioni esercitate dal principe ereditario, Mohammed bin Salman, sul re Salman. Proprio il re aveva già annunciato la decisione a settembre 2017.

Il principe ereditario avrebbe dato inizio ad un particolare programma di riforme che mira a rinnovare l'Arabia Saudita. Tra le innovazioni portate avanti da Mohammed bin Salman nell'ultimo anno vi sono le aperture dei primi cinema, la realizzazione di alcuni concerti dal vivo, la disponibilità a far entrare le donne all'interno degli stadi, a diventare imprenditrici anche senza il consenso di un parente maschio o a diventare investigatrici. Si tratta, tuttavia, di iniziative poste all'interno di un contesto culturale, politico e religioso ancora molto restrittivo e conservatore, come hanno fatto notare molti attivisti.