Notte di paura e follia ad Ischia, splendida isola vulcanica del Golfo di Napoli. Almerico Calise, un quarantenne del posto con gravi problemi psichiatrici, ha minacciato di farsi esplodere all'interno del Castello Aragonese. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri del Comando dell'isola che, dopo ore di trattative, sono riusciti a fermare l'uomo ed evitare il peggio.

Come un kamikaze

Tutto è iniziato nella tarda serata di domenica 3 giugno quando Almerico Calise, quarantenne residente ad Ischia in cura da anni presso il centro di igiene mentale della zona, è riuscito - facendosi largo a tutta velocità tra turisti e visitatori con una Smart - ad introdursi, con due bombole di gas all'interno del Castello Aragonese.

L'uomo, dopo aver bloccato con la sua vettura l'ingresso si è asserragliato in un locale, un ex ristorante, proprio ai piedi del castello. Calise - una vecchia conoscenza dei Carabinieri - si lamentava di essere perseguitato dai suoi concittadini e minacciava, urlando, di farsi saltare in aria, proprio come un kamikaze.

L'intervento delle forze dell'ordine

Nel giro di pochi minuti, è stato dato l'allarme e sono giunti sul posto prima i Carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal capitano Andrea Centrella e poi una volante della polizia, i vigili del fuoco e le ambulanze del 118. Subito è iniziata una lunga ed estenuante trattativa che si è protratta per ore ed ha portato, sotto gli occhi di centinaia di turisti spaventati, alla temporanea evacuazione, in via precauzionale, del pontile che conduce al "maschio", a Ischia Ponte.

Per risolvere una situazione che andava via via degenerando, ad un certo punto, il comandante Centrella ha ordinato ai suoi uomini di fare irruzione. Calise, sentendosi ormai braccato, si è rifugiato all'interno della Smart e ha tentato il gesto, disperato ed estremo, di farsi saltare in aria proprio nel corridoio d'accesso del Castello.

Fortunatamente, i militari sono stati più rapidi, e dopo aver rotto i vetri dell'auto, sono riusciti a bloccare l'uomo evitando conseguenze più drammatiche. Durante l'operazione sono rimasti feriti leggermente, il maresciallo Sergio De Luca, il luogotenente Michele Cimmino ed un brigadiere dell'Arma. I carabinieri sono stati refertati nel vicino ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno.

L'accusa

Almerico Calise, questa mattina, è stato tradotto nel carcere di Poggioreale. Presto, davanti ad un giudice, dovrà rispondere del reato di tentata strage e resistenza a pubblico ufficiale. Il quarantenne era già noto alle forze dell'ordine in quanto negli anni scorsi era già stato arrestato due vote per tentato omicidio.