Con l'arrivo dell'estate, Rimini e, più in generale, l'intera Emilia Romagna, è pronta ad accogliere migliaia di turisti provenienti da tutta Italia e non solo. Il caldo della spiaggia, aumenterà notevolmente la vendita di bibite di ogni genere e, tra queste, spiccherà certamente anche la birra. Proprio quest'ultima bevanda, ha scatenato una serie infinita di polemiche nella cittadina romagnola.

La vicenda

Inizialmente, qualcuno aveva pensato si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto. Invece, ciò che è successo in un minimarket di Rimini non è da imputare semplicemente all'ideologia estremista di un singolo individuo.

Nel piccolo supermercato della cittadina balneare, infatti, sono comparse birre raffiguranti Adolf Hitler, vendute a un prezzo maggiorato in quanto etichettate come "puramente tedesche". Come se non bastasse, a un esame più attento degli scaffali, sono state ritrovate anche bottiglie di vino con la stessa immagine del Fuhrer, anch'esse immediatamente segnalate. Il tutto è stato ovviamente denunciato dal coordinamento antifascista di Rimini, per far sì che la vicenda non finisca nel dimenticatoio. Sorprendentemente, secondo quanto dichiarato dallo stesso Comune, non sarebbe la prima volta che si verifica un fatto di simile portata. Proprio per questo motivo, tre anni fa, il Sindaco Gnassi aveva lanciato una proposta di legge "anti estremista", nella quale si sarebbero inasprite le pene nei confronti di chi, attraverso prodotti commerciali, avesse fatto "apologia del fascismo/nazismo".

Intanto, la popolazione si è fortemente indignata per l'accaduto, mentre l'Assessore Sadegholvaad ha parlato del fatto come un qualcosa di incredibilmente ripugnante e diffamante per la città di Rimini.

Non solo Hitler

Come spesso accade, nel momento in cui un episodio come questo viene denunciato, vengono a galla ulteriori particolari che confermano quanto scoperto in precedenza.

Infatti, il minimarket di Rimini, sembra proprio non essersi fermato alla sola esaltazione del personaggio di Adolf Hitler. In altri scaffali, sono state ritrovate anche bottiglie di birra e di vino con etichette raffiguranti un altro simbolo dell'estremismo di destra, ossia Benito Mussolini. Ci si chiede, a questo punto, se si tratti di un caso isolato o, viceversa, se ci si stia trovando di fronte ad un piccolo supermercato di stampo "nazifascista".