Una parola pronunciata forse con troppa leggerezza ha fatto perdere il lavoro a Jonathan Friedland, capo della comunicazione di Netflix. L'uomo è stato infatti costretto a dimettersi per aver detto 'negro' per due volte durante delle riunioni lavorative. L'utilizzo del termine, considerato razzista e discriminatorio negli Stati Uniti, non è per niente piaciuto allo staff e ai vertici dell'azienda.
L'accaduto e le dimissioni del capo della comunicazione
Ogni parola ha un suo peso e se un termine razzista viene pronunciato da chi dovrebbe dare l'esempio, il fatto assume una rilevanza negativa ancora maggiore.
Negli Usa 'negro' è una parola tabù. Friedland ha pronunciato il termine durante alcune riunioni di lavoro con il suo staff, parlando delle parole che possono essere offensive in una commedia. Su Twitter, l'uomo ha scritto di sentirsi veramente dispiaciuto e mortificato per quanto accaduto, in particolare per aver messo a disagio i lavoratori della società. Sul social Friedland ha anche annunciato di aver lasciato Netflix dopo 7 anni ed ha affermato che i capi devono dare l'esempio al personale, aggiungendo di non essere stato all'altezza nelle occasioni che gli sono state contestate.
Il congedo a Friedland da parte del CEO di Netflix
Il termine utilizzato da Friedland negli Usa ha una connotazione così negativa da essere considerato innominabile: ci si riferisce, quindi, ad esso in pubblico dicendo 'la parola N'.
La famosa azienda che distribuisce film, serie televisive e opere di intrattenimento online non ha potuto far a meno di prendere una posizione ferma nei confronti del capo della comunicazione. Il ceo di Netflix, Reed Hastings, si è espresso in maniera piuttosto netta sulla vicenda, affermando che il dirigente ha dato un contributo in diverse aree dell'azienda, ma che l'uso del termine 'negro' in ambito lavorativo ha dimostrato la non compatibilità dell'uomo con i principi aziendali.
Netflix fu fondata nel 1997. L'azienda nasce, però, come un'attività di noleggio di DVD e videogiochi. Dal 2008 Netflix ha poi avviato il servizio di streaming online on demand, fruibile attraverso un abbonamento. Nel corso degli anni la popolarità dell'azienda è aumentata e nel 2014 Netflix ha superato i 50 milioni di abbonati. Dal 2016 è disponibile in oltre 190 paesi ed ad aprile di quest'anno ha raggiunto i 125 milioni di abbonati, continuando a fornire il suo servizio di streaming on demand.