Sarebbe dovuto uscire per andare a lavorare. E invece ieri pomeriggio è rimasto a terra stroncato da una puntura di una vespa. Una morte assurda quella capitata a Giuseppe Mason di 55 anni, un ferroviere che viveva da solo a Trebaseleghe in provincia di Padova. A trovarlo senza vita un vicino dopo che i colleghi preoccupati di non vederlo arrivare sul posto di lavoro avevano dato l'allarme.

Allergia letale

Ieri pomeriggio a Silvelle, frazione del comune di Trebaseleghe in provincia di Padova, Giuseppe Mason era nella sua abitazione dove viveva da solo.

Era uscito in giardino per mettere il bidone del vetro in strada quando è stato punto da una vespa e ciò gli ha provocato uno shock anafilattico. L'uomo sapeva di essere allergico alle punture di questi insetti e già in passato gli era accaduto di essere punto. Per questo aveva sempre con sé fiale di adrenalina auto iniettabile, ma a quanto pare sciaguratamente ieri non è riuscito a farsi un'inezione che in precedenza gli aveva salvato la vita, né è riuscito a chiamare i soccorsi. Lo shock anafilattico che in altre analoghe circostanze lo aveva fatto finire in ospedale, ieri non gli ha dato scampo.

A dare l'allarme sono stati alcuni suoi colleghi ferrovieri alle 14 che non l'hanno visto arrivare al lavoro, preoccupati del fatto che le molteplici chiamate fatte al suo cellulare erano rimaste tutte senza risposta.

Allora hanno chiesto a un conoscente di andare a casa per vedere cosa fosse accaduto. Una volta arrivato, il conoscente ha scoperto dalla finestra l'uomo riverso a terra. Allora ha interpellato un vicino che aveva una copia delle chiavi di casa ed è stato chiamato il 118. Ma all'arrivo dei soccorritori, i tentativi di rianimarlo sono stati vani e non è stato possibile fare altro che constatare il decesso.

La salma è stata trasportata all'istituto di medicina legale di Noale, Venezia, dove sarà sottoposta ad autopsia. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri per i rilievi. Molto conosciuto e apprezzato in ambito ciclistico nella sua zona, Mason era responsabile delle motostaffette in occasioni di gare ciclistiche.

Morire per una puntura

La puntura di una vespa o di un calabrone può essere sufficiente a provocare uno shock anafilattico, cioè una reazione allergica di intensità tale da causare la morte che può sopraggiungere per asfissia, grave ipossia o arresto cardiocircolatorio legato all’ipotensione severa. Nel 2017, l'Oms, l'organizzazione mondiale della sanità ha censito che ci sono nel mondo ogni anno 700mila morti per le punture di insetti di ogni tipo. Non solo shock anafilattico. Soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali del pianeta, il pericolo maggiore è costituito da zanzare, mosche e zecche. Le zanzare possono trasmettere filariosi, malaria, encefaliti e influenza di vario genere. Le mosche la leishmaniosi, l'oncocercosi e la cosiddetta malattia del sonno.

Le zecche alcune malattie tra cui l'encefalite. Secondo i dati del 2015, sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti e dai 10 ai 20 i decessi per puntura da imenotteri: api, vespe e calabroni.