Per la prima volta l'ospedale di Zurigo dove Sergio Marchionne è deceduto martedì scorso, ha rotto la cortina di silenzio sulle reali condizioni di salute dell'ex ad di FIAT Chrysler Automobiles, che hanno portato agli eventi precipitosi degli ultimi giorni.

L'azienda ospedaliera ha rivelato che da oltre un anno Marchionne si recava a cadenza regolare presso la struttura elvetica per curare una grave malattia, di cui erano a conoscenza esclusivamente i familiari. Dichiarazione resa per frenare le voci tendenziose e le speculazioni da parte dei media sulle cure e la salute del top manager.

Anche la famiglia di Marchionne parla per la prima volta con una dichiarazione Ansa, dichiarando che l'azienda Fca non era a conoscenza della malattia e che solo alla fine della scorsa settimana quando le condizioni di salute sono irreversibilmente peggiorate, è stata informata che Sergio Marchionne non sarebbe più stato in grado di tornare al lavoro, senza aggiungere ulteriori dettagli.

Fca non sapeva della grave malattia di Marchionne

Come testimoniato dal comunicato emesso dall'ospedale universitario di Zurigo e dalla famiglia Marchionne, i vertici di Fca erano all'oscuro della grave malattia che aveva colpito il top manager da oltre un anno.

Solo nella giornata di venerdì è stato comunicato loro che Marchionne non sarebbe più potuto tornare al lavoro, senza però scendere in altri dettagli, anche per motivi di privacy sanitaria.

Da qui la decisione di convocare d'urgenza il Consiglio di Amministrazione dell'azienda torinese nella giornata di sabato per ridisegnare le cariche ai vertici di Fca prima in capo a Sergio Marchionne e il conseguente comunicato che ha reso pubbliche le gravi condizioni di salute del manager italo canadese.

Un susseguirsi di voci anche infondate e il rischio di speculazioni sulla salute e la malattia hanno indotto l'ospedale elvetico a diramare oggi il comunicato che in parte spiega i motivi del ricovero ed in qualche modo danno una spiegazione sull'improvviso aggravamento e la conseguente morte di Marchionne.

Per la prima volta parla la famiglia del manager Fiat, funerali in forma privata

Per la prima volta la famiglia Marchionne rompe il silenzio e il riserbo su quanto successo in questi ultimi giorni, confermando quanto già dichiarato dall'ospedale svizzero. Con una dichiarazione Ansa, la compagna Manuela Battezzato e i due figli Alessio e Tyler confermano che Fca non era a conoscenza della malattia e dello stato di salute di Sergio Marchionne e che solo alla fine della scorsa settimana è stata informata dell'impossibilità di tornare al lavoro del manager Fiat, senza scendere in altri particolari.

Nella nota Ansa, la famiglia ringrazia tutti coloro che hanno mostrato il loro supporto e condiviso il loro dolore, chiedendo prima di tutto il rispetto della privacy.

Sempre nel segno della discrezione e del riserbo, la famiglia ha deciso che i funerali dell'ex ad di Fca verranno celebrati in forma privata. Nessuna camera ardente al Lingotto come molti auspicavano, mentre sono previste due iniziative da parte di Fca per ricordarlo, ancora da definire e presumibilmente nel mese di settembre, una a Torino e l'altra a Detroit.