Sergio Marchionne dice addio al gruppo Fiat Chrysler Automobiles, nel quale ricopriva il ruolo di amministratore delegato, ed esce anche dal Consiglio di amministrazione di Ferrari. La motivazione ufficiale, piovuta come un fulmine a ciel sereno su redazioni e mercati, risiederebbe nei problemi ad una spalla, per i quali il manager italo-canadese era stato prima ricoverato e poi operato in una clinica svizzera nel mese di giugno. Ma, secondo diverse testate giornalistiche, tra cui affaritaliani.it, il vero motivo dell’improvviso abbandono di Marchionne, la cui scadenza naturale del mandato sarebbe dovuta cadere nel 2019, sarebbe una grave malattia che lo avrebbe colpito alla prostata.

Per il momento, comunque, non ci sono conferme ufficiali.

Marchionne gravemente malato: la versione di affaritaliani.it

Il comunicato ufficiale del Gruppo Fca è arrivato nel pomeriggio di oggi, 21 luglio: Sergio Marchionne non ricoprirà più il ruolo di ad, uscirà dalla holding Exor, controllata dalla famiglia Agnelli e, inoltre, abbandonerà pure il board della Ferrari, nel quale sarebbe dovuto rimanere fino al 2021. Ma quali sono i motivi di questa vera e propria rivoluzione avvenuta tra Torino e Detroit? Stando alle motivazioni ufficiali fornite, come detto, sarebbe tutta colpa dei problemi alla spalla che Marchionne non è ancora riuscito a superare. Ma, si chiede tra gli altri affaritaliani.it, possibile che una persona talmente ricca da potersi permettere le migliori cure al mondo sia costretta praticamente a ritirarsi da tutte le sue responsabilità, generando “a catena tutto questo stravolgimento nella governance della galassia Fca?”.

‘Tumore alla prostata diffuso in modo devastante’

Domanda retorica, perché il quotidiano online prova a offrire subito una risposta. Si parla di “voci che iniziano a rincorrersi da stamane tra gli addetti ai lavori” sul fatto che lo stato di salute di Marchionne sia molto più grave di quello che si vuole far credere. Insomma, non si tratterebbe di una semplice operazione chirurgica alla spalla, ma “potrebbe trattarsi purtroppo di un quadro clinico più grave e complesso”, queste le parole testuali utilizzate dall’autore dell’articolo che decide di non firmarsi.

Scendendo nei particolari, il giornalista, che sembra molto ben informato, parla di un “male invasivo” che si sarebbe manifestato inizialmente nella zona della prostata, per poi diffondersi “in modo devastante”. Il presunto tumore sarebbe stato diagnosticato soltanto poco tempo fa, lasciando dunque poco tempo ai medici per agire.

E, infatti, si vocifera della necessità di “ulteriori approfondimenti diagnostici” e della possibilità di effettuare “interventi chirurgici più complessi”. Ecco, dunque, spiegata la repentina uscita dai vertici di Fca (sostituito probabilmente da Louis Camilleri) e di Ferrari da parte di Sergio Marchionne.