La notizia era purtroppo nell'aria e da stamattina è ufficiale: Sergio Marchionne, l'ex amministratore delegato di FIAT-Chrysler, è stato dichiarato morto stamattina nella clinica universitaria di Zurigo.
Silenzio e rispetto della privacy per le sue condizioni, apparse però subito molto gravi, tanto che nei giorni scorsi John Elkann aveva riunito i vertici di FCA per eleggere Michael Manely come nuovo amministratore delegato, per non interrompere le attività della società (decisione che ha provocato non pochi malumori per scelta e tempi di attuazione).
Il ricovero
Marchionne era stato operato a fine giugno alla spalla destra nella clinica universitaria di Zurigo, con la previsione di tornare presto alla guida di FIAT-Chrysler, ma i tempo di recupero si sono allungati per complicanze post operatore. Nei giorni scorsi l'avvocato Franzo Grande Stevens, amico di Marchionne e vicino alla famiglia Agnelli, aveva parlato di una possibile diffusione di metastasi tumorali nei polmoni, dovuta principalmente al suo vizio del fumo, notizia però mai confermata.
La situazione è degenerata ad inizio della scorsa settimana e durante una visita, John Elkann ha constatato l'impossibilità di Sergio Marchionne di tornare a svolgere il suo lavoro. La famiglia ha chiesto ed ottenuto stretto riserbo attorno alle sue condizioni di salute.
Chi era Sergio Marchionne
Personaggio tra i più importanti e controversi della storia economica italiana degli ultimi anni, Sergio Marchionne era nato a Chieti, in Abruzzo, nel 1952. Ha vissuto molti anni in Canada dove si era laureato in filosofia a Toronto. Divorziato, con due figli, era legato sentimentalmente a Manuela Battezzato, conosciuta in FCA.
A lui nel 2004 viene affidato il difficile compito di risollevare le sorti del gruppo FIAT. Sotto la sua amministrazione il gruppo lancia numerosi nuovi modelli di successo come la FIAT Nuova 500 e la Grande Punto. Ma la scelta più importante è l'acquisizione di Chrysler attraverso una difficile mediazione con il governo degli Stati Uniti, che permette di risollevare entrambe le case automobilistiche dalla crisi mondiale che hA colpito il settore dell'auto.
a lui si devono anche alcune decisioni controverse, come la chiusura di alcuni stabilimenti FIAT italiani come quello di Termini Imerese in Sicilia.
La sua ultima apparizione pubblica risale al 25 giugno 2018 a Roma, in occasione della consegna di una Jeep all'Arma dei Carabinieri.