La follia ha colpito Trepuzzi, paesino del leccese, lunedì scorso 16 luglio. Un uomo di 68 anni, Michele Spagnuolo, originario della provincia di Taranto, ha ucciso la moglie a coltellate. La vittima è Teresa Russo, 57 anni, originaria di Novoli, sempre nel leccese. Agli investigatori è ormai chiara la dinamica della tragedia.

Quarantuno le coltellate inferte alla vittima

Secondo l'esame autoptico, eseguito ieri 19 luglio 2018, dal medico legale incaricato Alberto Tortorella, la donna avrebbe subito più di 40 coltellate in varie parti del corpo.

In un primo momento gli investigatori non avevano immaginato un orrore del genere, infatti si ipotizzava che i colpi fossero stati molti di meno. Un numero che comunque non superava la decina. Fatale quello che è stato portato alla gola. La vittima è morta sgozzata. L'esame ha dimostrato incontrovertibilmente come l'uomo si sia accanito con ferocia contro la moglie. Lo stesso aveva dichiarato ai Carabinieri di Trepuzzi, ai quali si è costituito dopo aver compiuto il misfatto, che fosse stata la donna ad agire per prima. La coniuge, secondo quanto riferito agli investigatori dall'uomo, avrebbe impugnato l'oggetto del delitto, un coltello da cucina, per colpirlo. Avrebbe quindi disarmato la moglie, e in quel momento l'avrebbe colpita per difendersi dall'attacco subito.

La versione fornita dall'uomo non ha convinto i militari sin da subito. Gli stessi hanno quindi fermato l'uomo con l'accusa di omicidio colposo aggravato per futili motivi. Da tempo la donna aveva denunciato al suo legale i comportamenti violenti del marito, che negli ultimi giorni aveva tolto la chiave con cui la moglie era solita chiudersi in una stanza diversa da quella matrimoniale, eseguendo quanto concordato con lo stesso legale.

La paura era quindi tanta, ma nessuno aveva immaginato un epilogo del genere. Il cerchio intorno alla vicenda è comunque chiuso, la dinamica è chiarissima agli investigatori. Dopo l'autopsia la salma è stata riconsegnata alla famiglia per i funerali. Gli stessi si sono tenuti poco fa a Novoli. Per l'uxoricida reo-confesso, si sono aperte le porte della casa circondariale di Lecce.

Femminicidi sempre più in crescita

Quello dei femminicidi è un fenomeno sempre più in crescita. Nel paesino leccese, protagonista di questa ennesima tragedia, ci si chiede a distanza di giorni, se il fatto si sarebbe potuto evitare. Sicuramente è una domanda che non troverà mai risposta.