Nella giornata di ieri Achille Lauro avrebbe dovuto esibirsi nell'ambito del 'Vulci Music Festval' presso Montalto di Castro, una kermesse musicale iniziata qualche giorno fa, che si protrarrà fino al 16 agosto 2018. L'eccessiva pioggia ha però impedito il regolare svolgimento della manifestazione, bloccando di conseguenza anche l'esibizione dell'artista romano.

Quest'ultimo nel pomeriggio di oggi, dopo aver rassicurato i supporter relativamente a un futuro recupero della data, ha voluto manifestare al pubblico tutta la sua rabbia, il suo sdegno e il suo evidente rammarico per una situazione che è arrivato addirittura a definire come un qualcosa di 'disgustoso', ovvero la condotta delle forze dell'ordine – presenti in gran numero all'ingresso della location, per garantire la sicurezza – durante il festival, che secondo il giudizio del rapper sarebbe stata estremamente severa.

Achille Lauro sulle perquisizioni fuori dal Festival di Vulci: 'Raccapricciante, imbarazzante e disgustoso'

Secondo il personalissimo giudizio di Achille Lauro infatti, le numerose perquisizioni messe in atto nei confronti dei tanti giovanissimi spettatori accorsi all'evento sarebbero state inopportune. ll rapper romano ha voluto esprimere in maniera chiara ed inequivocabile il suo pensiero, arrivando ad utilizzare espressioni abbastanza forti, che stanno ovviamente facendo discutere. Queste le sue parole:

"Ciao ragazzi, ieri al Festival di Vulci, vicino Montalto di Castro, è successo qualcosa di veramente raccapricciante, imbarazzante e disgustoso, al limite dell'umanità. E non parlo della tremenda alluvione, che purtroppo ha impedito l'esibizione a tutti gli artisti, parlo dei carabinieri che sostavano fuori dal festival.

Ho assistito personalmente a perquisizioni, fatte alle quattro del pomeriggio, a dei bambini (Achille Lauro pronuncia con particolare enfasi la parola 'bambini', come a voler rimarcare la giovanissima età dei perquisiti, ndr) che avevano semplicemente delle cartine in tasca. Perquisizioni fatte da quarantenni e cinquantenni, carabinieri frustrati e falliti, che se la prendono con dei bambini che vanno a vedere tranquillamente un concerto, terrorizzandoli e calpestando la cultura, l'arte e l'espressione artistica.

Tutto ciò per due canne di m***a.

Non stiamo parlando di abuso di stupefacenti pesanti, non stiamo parlando di traffico di stupefacenti, stiamo parlando di divertimento, nei limiti dell'intelligenza. E di persone di cinquant'anni che se la prendono con dei minorenni. Questo è il rispetto che abbiamo in Italia per l'arte, per a libertà di ogni singolo individuo, per le manifestazioni culturali.

[..] Attenzione, non sto parlando di normali controlli all'entrata, come ci sono in ogni locale e come è giusto che sia, sto parlando di una vera e propria perquisizione di massa a dei pischelli di 17 anni".

Ironia della sorte, pochi giorni fa anche Boss Doms, producer e dj ufficiale di Achille Lauro, era stato trovato dalle forze dell'ordine in possesso di pochi grammi di sostanze stupefacenti, dopo una perquisizione all'aeroporto di Lamezia Terme.