“La regina si è spenta, è morta la musica”. Così i siti americani ribattono nelle ultime ore la notizia della morte di Aretha Franklin che si è spenta a Detroit, nella sua casa, stretta tra congiunti, amici e collaboratori: la cantante era priva di conoscenza da alcune ore e già da lunedì la situazione era difficilissima e tutti temevano il peggio.

La situazione di salute di Aretha era drammatica

Nonostante avesse offerto alcune esibizioni memorabili, l’ultima delle quali all’Elton John Foundation Against AIDS nel novembre scorso, la Regina del Soul soffriva da anni di diverse patologie: nel 2010 si era sparsa la voce di un cancro che Aretha aveva sempre smentito fino a qualche tempo fa, quando aveva ammesso di soffrire di una gravissima patologia che la costringeva a cure molto forti e invasive.

Aretha, sovrappeso da almeno una quarantina d’anni, era dimagrita di oltre venti chili negli ultimi due. Nel 2011 era caduta in casa rimediando la frattura di tre costole e una vertebra incrinata. Questo non le aveva impedito di esibirsi di fronte al presidente Obama quando la sua amica Carole King era stata insignita del Kennedy Center Honors. Aretha si era esibita in una strepitosa versione di "You Make me Feel Like a Natural Woman".

Aretha, una vita di successi straordinari

La Franklin si spegne dopo una sofferenza grave che le aveva causato prima una seria insufficienza renale e poi alcune infezioni che venivano curate con grandissime difficoltà. Da poche settimane era stato svelato che il male che la tormentava aveva attaccato anche il pancreas.

Da mesi ormai non usciva dalla sua residenza di Detroit dove i figli e gli amici avevano allestito un vero e proprio “hospice” permanente: la cantante aveva espresso il desiderio di non morire in ospedale. Accanto a lei c’era sempre un medico che purtroppo all’alba di Detroit – intorno al mezzogiorno italiano – non ha potuto far altro che decretare il decesso della Regina del Soul.

Aretha aveva 76 anni. Si era definitivamente ritirata dallo showbusiness pochi mesi fa dopo aver pubblicato un ultimo album in studio, il 43esimo della sua vita. In tutto tra album pop, soul, live e greatest hits la Franklin ha pubblicato circa 70 dischi che hanno venduto nel complesso oltre 80 milioni di copie fruttandole 20 Grammy Award e una serie inenarrabile di premi in tutto il mondo.

Il suo successo commerciale più grande fu “Think”, scritto da lei stessa per la colonna sonora del primo film “Blues Brothers”; il suo album pop di maggiore successo fu invece “Who’s Zooming Who” pubblicato a metà anni ’80 sotto la supervisione di Narada Michael Walden e Quincy Jones.

La dichiarazione ufficiale della famiglia

Gli eredi di Aretha, che hanno già annunciato la creazione di una Foundation per proseguire il suo incredibile lavoro sulle radici della musica soul, hanno rilasciato alle agenzie di stampa americane pochissime righe di commento: “In uno dei momenti più cupi della nostra vita non sappiamo come trovare le parole adeguate per definire il dolore nei nostri cuori. Abbiamo perso una matriarca del rock e della nostra famiglia: l’amore che ha dato ai suoi figli, nipoti e cugini è stato immenso, illimitato”.

La reazione di amici e colleghi

Immediatamente sul web si sono moltiplicate le testimonianze di affetto e di cordoglio di amici e colleghi. Con lei avevano duettato tutti i più grandi, anche Ray Charles e George Michael. Elton John è stato il primo tra i colleghi a far pervenire il suo messaggio alla famiglia: “La perdita di Aretha è un colpo terribile per tutti coloro i quali amano la vera musica. Una voce unica, una tecnica pianistica poco conosciuta e sottostimata. Adoravo il suo talento e la sua laboriosità. Dio la benedica"

Annie Lennox, che duettò con lei in “Sisters are Doing it for Themselves”: “Una regina vera e incontrastata nel panorama mondiale, vocalist unica, performer stratosferica, grande autrice.

I superlativi non bastano per descrivere un’artista così straordinaria”.

Paul McCartney che la invitò spesso sul suo palco: “Dobbiamo tutti prenderci un momento di pausa e di riflessione e pensare a quanto Aretha ci abbia influenzato per così tanti anni. Ci mancherà enormemente da un punto di vista artistico ma soprattutto come essere umano”.

Carole King, sua grande amica: “Ha avuto una vita straordinaria, lascia una eredità immensa. Ha per sempre e infinitamente il mio amore, il mio rispetto e la mia gratitudine”.