L'improvviso ed inaspettato crollo del ponte Morandi lo scorso 14 agosto, che ha portato via numerose vite, ha indignato ed addolorato tutta l'Italia che si è stretta nel dolore e nel cordoglio ad amici e familiari delle vittime. La tragedia è stata seguita e commentata da gente comune e politici anche in gran parte sui maggiori social network. Proprio qui negli ultimi giorni hanno cominciato ad apparire e ad essere condivise da ignari utenti del web alcune notizie false, più o meno gravi: da foto collegate a Genova che invece appartengono ad altre situazioni a lettere e dediche inventate.

Tutte le fake news circolate sul web

Appaiono spesso in questi giorni sulle bacheche di Facebook immagini di ponti fatiscenti e travi di ferro pericolosamente in vista al di fuori del cemento: tutte queste foto vengono associate al ponte Morandi che sarebbe stato fotografato in queste condizioni pochi giorni prima del tragico crollo. Nessuna di queste immagini è, però, del ponte crollato: la foto più cliccata e condivisa è quella del ponte di Ripafratta (vicino a Pisa), scattata nel 2011, struttura già riparata e che nulla ha a che fare con Genova. Un'altra foto di ponti pericolanti e fatiscenti che circolano sul web ultimamente è quella di un'opera di Morandi ma che si trova in Sicilia: il ponte è stato chiuso lo scorso anno e verrà riaperto, dopo il rinnovo, nel 2021.

Non solo ponti ma anche frequenti immagini del prezioso lavoro dei soccorritori a due e quattro zampe. Una delle immagini del lavoro dei pompieri che si associa a questa tragedia è quella in cui si vede un soccorritore che salva un bambino: la foto ritrae però un salvataggio dopo i crolli del terremoto dell'Aquila del 2006 (sebbene anche nella tragedia di Genova ci siano stati, fortunatamente, dei sopravvissuti).

Anche gli animali non sono immuni da fake news. Chi non ricorda la celebre foto, cliccatissima e molto condivisa, di un cane con la pettorina da salvataggio trainato da alcune funi e circondato da macerie? Ebbene, anche quella è un fake. La foto mostra il preziosissimo lavoro di un soccorritore a quattro zampe ma risale al 2011 ed al crollo delle Torri Gemelle a New York, non certo a Genova.

Negli ultimi giorni era apparso sul web anche un annuncio di emergenza sangue all'ospedale San Martino di Genova: sangue che sarebbe servito per curare i feriti in seguito al crollo del ponte. Anche questo è falso ed è stato ufficialmente smentito da diverse istituzioni sanitarie (come l'Avis di Chiavari e di Genova).

Esiste anche una fake news associata a una vittima del crollo: l'infermiera siciliana Marta Danisi. Sul web spopola, infatti, una lettera che il papà della ragazza le avrebbe scritto dopo aver saputo della sua morte. Una lettera piena di ricordi e di dolore che, però, è totalmente falsa. Il papà di Marta, infatti, come conferma lo zio, è venuto a mancare quando la ragazza aveva solo 14 anni e, quindi, non può aver scritto la suddetta lettera.