Minacce di morte ed insulti di ogni tipo nei confronti di Anna Ascani, deputata umbra del PD. La sua 'colpa' sarebbe quella di aver smascherato una delle tante fake news circolate sui social network in questi giorni dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova. Il giorno dopo la tragedia un sedicente esponente del PD, risultato poi assolutamente falso, aveva postato su Twitter un messaggi in cui si dichiarava 'dispiaciuto perché i ministri Salvini e Di Maio non erano morti tra le macerie'. Autore dei post tale Tommaso Ciarponi, presunto esponente dem di Forlì.

Il tweet è diventato virale, rilanciato come esempio di odio verso il governo M5S-Lega.

La bufala smascherata

L'on. Anna Ascani, però, è riuscita a dimostrare insieme al noto 'cacciatore di bufale', David Puente, che si tratta di un falso. Nessuno, al PD di Forlì, conosce Tommaso Ciarponi e risalendo alle origini dell'account Facebook che corrisponde a questo nominativo è stato evidenziato come il soggetto in questione, in passato, avesse messo parecchi 'like' a post ed iniziative di Matteo Salvini. "Si tratta di una fake news costruita per infangare il PD - ha dichiarato la Ascani in un'intervista a La Nazionale - ed io ne ho chiesto conto a coloro che hanno contribuito a diffondere questa falsità.

Ho ricevuto le risposte di tanti soggetti che inneggiavano a fascismo e violenza. Tra questi anche minacce di morte e gente che istiga ad uccidermi bruciandomi viva. Una violenza che, ormai, viene riservata a chiunque abbia opinioni politiche differenti". Anna Ascani ha inviato tutto il materiale alle forze di polizia.

Genova, un numero inverosimile di bufale che continuano a girare in rete

In realtà il numero di fake news circolate dopo la tragedia di Genova è assolutamente inverosimile e molte di queste continuano a girare e sono spacciate per vere con migliaia di like e condivisioni. Ad esempio le foto che mostrano particolari del presunto Ponte Morandi, rovinato ed arruginito, in realtà sono state scattate nel 2011 ed il ponte in questione è quello di Ripafratta in provincia di Pisa, o la presunta emergenza sangue nelle strutture sanitarie genovesi.

Un'altra fake news riguarda il viadotto morandi che collega Agrigento a Porto Empedocle, in Sicilia, in condizioni precarie eppure aperto al traffico: peccato che il tratto di strada in questione sia, al contrario, chiuso alla circolazione veicolare. Qualcuno ha inoltre insinuato che si facesse pagare il pedaggio autostradale alle ambulanze o che, addirittura, il ponte sia stato fatto esplodere col tritolo e la prova sarebbe il bagliore nel cielo prima del crollo. Insomma, una collezione di fake news che rasenta il teatro dell'assurdo ed il problema principale, al di là di chi le diffonde, sono le condivisioni di migliaia di persone senza alcuna verifica come se tutto ciò che passa sui social network sia in realtà oro colato.