E’ di almeno 22 morti il primo bilancio del crollo del viadotto Polcevera avvenuto oggi alle ore 12.00 circa a Genova: il numero delle vittime è stato annunciato da Edoardo Rixi, sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti. A questa cifra occorre aggiungere 13 feriti, di cui cinque in codice rosso, e 10 dispersi. Il ponte Polcevera, noto anche come ponte Morandi, si trova in uno dei quartieri più popolosi di Genova: al momento del crollo sul capoluogo gravava un violento nubifragio che ha reso ancora più difficili le operazioni di soccorso.
Forse il ponte colpito da un fulmine
Secondo alcuni testimoni, il ponte Morandi prima del crollo sarebbe stato colpito da un fulmine. L’informazione viene riportata da Tgcom24, si tratta di alcune persone che erano a bordo di un’auto nei pressi del viadotto poco prima della tragedia. Avrebbero visto un fulmine abbattersi sul ponte che subito dopo è crollato.
I soccorsi sono scattati immediatamente ma, come accennato, hanno dovuto affrontare una situazione altamente drammatica: la ricerca delle vittime stata infatti ostacolata da una violenta pioggia che solo da poco ha iniziato a diminuire. Dalle macerie del ponte e dai rottami dei veicoli coinvolti nel crollo sono stati sino ad ora estratti i corpi di 22 vittime, tra le quali purtroppo anche un bambino.
I feriti sono otto ma cinque versano in condizioni molto gravi. Altre 10 persone risultano disperse e si teme che il bilancio si aggraverà nelle prossime ore.
Il crollo del viadotto Morandi ha causato un incendio in una delle abitazioni che si trovavano sotto la struttura: i vigili del fuoco hanno portato in salvo tre persone che risultano però ferite.
Una signora di 75 anni è rimasta intossicata dai fumi dell’incendio, mentre un uomo di circa 30 anni ha riportato un grave trauma toracico e un grave trama cranico. Un uomo di 46 anni, di nazionalità ceca, è stato ricoverato in codice giallo.
Soccorsi in arrivo da diverse Regioni, molte case sotto le campate rimaste intatte.
I soccorritori stanno lavorando anche con unità cinofile e sono in arrivo rinforzi da Piemonte e Lombardia: si tratta di unità di ricerca e soccorso specializzate negli scavi. Occorre fare presto, perché sotto l'ammasso di cemento e cavi d’acciaio sono stati sepolti almeno 38 veicoli, 35 vetture e tre mezzi pesanti. Inoltre, sotto la parte di ponte rimasta intatta sono presenti decine di abitazioni e ora sarà necessario verificare quali siano le condizioni di sicurezza di quanto rimane del ponte Polcevera. La ferrovia che transita nelle immediate vicinanze è stata chiusa.
Ponte costruito nel 1967: molte polemiche sulla manutenzione
Il ponte Polcevera è stato inaugurato nel 1967 ed è noto anche come ponte Morandi: il primo nome è dovuto al fatto che la struttura sovrasta il fiume Polcevera, il secondo perché l’opera è stata dedicata a Riccardo Morandi. Vagamente somigliante al ponte di Brooklyn, è sempre stato oggetto di polemiche sia per i costi di costruzione, molto superiori a quelli preventivati, sia per quelli di manutenzione: anche in questo periodo il ponte era oggetto di lavori di consolidamento.
Lungo 1.182 metri e con un’altezza al piano stradale di 45 metri, il ponte era strutturato su tre piloni in cemento armato alti 90 metri. E’ stato costruito con una struttura mista, cemento precompresso per l’impalcato e cemento armato ordinario per le pile e le torri. E’ stato inaugurato il 4 settembre 1967 dall’allora Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat.