Come direbbero a Napoli, "i figli so' piezz' 'e core", anche se ti chiami Alia Ghanem e sei la mamma di Osama Bin Laden. Esatto, proprio lui, uno dei terroristi più temibili degli anni 2000, capace di architettare l'attentato alle Torri Gemelle, in quel terribile e purtroppo indimenticabile attentato dell'11 settembre 2001. A 7 anni di distanza dalla sua morte, la mamma dello jihadista ha parlato della vita di suo figlio, rivelando come fosse un bravissimo bambino, deviato successivamente dalle classiche "conoscenze sbagliate".

Il passato di Bin Laden

Intervistata dal giornale "The Guardian", la mamma di Osama Bin Laden ha raccontato la parabola discendente della vita di suo figlio, che l'ha portato a diventare uno degli uomini più temuti e ricercati al mondo. La donna, infatti, ha dichiarato che il futuro terrorista, era, in realtà, un bravo bambino prima e un ottimo studente poi. Successivamente, però, durante gli anni universitari, avrebbe incontrato alcune persone che lo hanno deviato, portandolo così "sulla cattiva strada". Queste, secondo il racconto di Alia Ghanem, gli avrebbero fatto il lavaggio del cervello, facendolo entrare così in una vera e propria setta, dalla quale non è più riuscito a uscire. Lo stesso Osama Bin Laden, di fronte alle comprensibili preoccupazioni della madre, avrebbe, però, sempre minimizzato il tutto, rassicurandola costantemente sulla bontà di ciò che stava facendo.

Proprio per questo motivo, la donna non avrebbe mai immaginato che suo figlio potesse diventare uno jihadista, capace da lì a poco di mettere sotto scacco le più grandi potenze mondiali. Il rischio di essere catturato, però, ha costretto Bin Laden a passare gran parte della sua vita nascosto, tanto che la mamma ha dichiarato di averlo visto per l'ultima volta nell'ormai lontano 1999, tredici anni prima della sua uccisione.

Come vivono ora?

A questo punto, è normale chiedersi come viva la famiglia del terrorista, a poco più di sette anni di distanza dalla sua morte. I terribili attentati realizzati da Osama Bin Laden, hanno ovviamente condizionato anche la routine della sua parentela più stretta, costretta a vivere nella vergogna e nella paura di eventuali rappresaglie.

Per rendere l'idea sulla situazione, basti pensare che, per concedere l'intervista al giornale "The Guardian", la famiglia dell'ex jihadista ha dovuto attendere il via libera dalle autorità saudite, ottenuto dopo lunghissime trattative. Come se non bastasse, il figlio di Osama, Hamza Bin Laden, è entrato a far parte della jihad, esplicitando il proprio desiderio di vendicare suo padre.