Thomas Repka, ex difensore della Fiorentina dal 1998 al 2001 sotto la guida di Giovanni Trapattoni e successivamente di Roberto Mancini, oggi ha 44 anni. L'ormai ex calciatore ceco come riportato dal 'Mirror', è stato condannato a sei mesi di carcere senza la condizionale in seguito alla denuncia sporta in Repubblica Ceca dalla sua ex moglie, la modella Vladka Erbova da cui l'ex viola ha avuto un figlio. Il tribunale di Brno ha condannato l'ex giocatore e la sua attuale compagna con l'accusa di aver pubblicato su internet tre annunci fasulli in cui si offrivano prestazioni sessuali a pagamento a nome dell'ex moglie.

Thomas Repka ha corredato gli annunci hot con foto della madre di suo figlio e con il suo numero di telefono, causandole un forte danno. Il tribunale ceco ha anche stabilito che l'attuale compagna del calciatore, Katerina Kristelova (conduttrice televisiva) è artefice in prima persona della pubblicazione di un annuncio falso e per questo l'ha condannata al pagamento di una multa di circa duemila euro.

L'ex viola ha dichiarato di avere agito per vendetta

L'ex difensore viola ha ammesso le proprie colpe, dichiarandosi dispiaciuto. Ha tentato di giustificare il reato dicendo di avere agito per vendetta poiché che l'ex moglie non gli permetteva di frequentare il figlio. La modella Vladka Erbova durante le udienze tenutesi in tribunale è scoppiata in lacrime diverse volte, dichiarandosi sconvolta dal gesto compiuto dal suo ex marito.

La donna ha spiegato che, nonostante i rapporti tra lei e il calciatore non fossero buoni, mai si sarebbe aspettata di essere vittima di un gesto così vile. Ha inoltre asserito di essere stata danneggiata dall'uomo a livello psicologico tanto da dovere essere seguita costantemente da uno psichiatra. Lo sportivo e la sua compagna nei profili falsi avevano attribuito alla Erbova i nickname di Romka007 e Clkanecka007, che in italiano significano zingara.

Repka in passato era già stato chiamato a rispondere nelle aule di tribunale da Vladka Erbova. La modella ceca lo aveva accusato di non versare gli alimenti dovuti al figlio nonostante l'accordo stabilito tra i due nel 2015, secondo cui il giocatore avrebbe dovuto erogare come mantenimento per il bambino la cifra di circa 500 sterline al mese. La donna, al raggiungimento del mancato pagamento di circa 8000 sterline, si era rivolta al tribunale che aveva condannato l'ex giocatore a scontare 180 ore di servizio civile.