La soluzione al (nuovo) caso Aquarius passerà dalle mani tese di Portogallo e Spagna: mentre la nave dell'ong, intenzionata fino a qualche ora fa raggiungere Marsiglia, viaggia ancora in mare aperto per via del divieto di sbarco deciso dalle autorità di Parigi, due Paesi europei vicini sia politicamente che geograficamente alla Francia offrono accoglienza a una parte delle 58 persone provenienti dall'Africa, attualmente segnalate a qualche decina di miglia da Malta secondo fonti istituzionali vicine all'Eliseo. Soltanto un aiuto come quello che potrebbe arrivare da Lisbona e Madrid riuscirà quindi, se confermato, a sbloccare un'impasse destinata a creare non pochi imbarazzi al governo transalpino, protagonista di un'accesa battaglia Politica contro l'Italia in piena estate quando proprio la stessa imbarcazione, gestita da “Sos Mediterranée” e dagli operatori umanitari specializzati in salvataggi di migranti, vagava per il Mediterraneo dopo il rifiuto delle autorità italiane di concedere l'approdo.

Aquarius, Francia non vuole accogliere i migranti

“Bisogna fare presto” hanno avvisato i portavoce delle associazioni presenti sull'imbarcazione impegnata nei giorni scorsi in diverse missioni di soccorso di naufraghi, invocando l'apertura di un “porto sicuro” in tempi stretti senza “aspettare quattro o cinque giorni” in attesa di un'autorizzazione allo sbarco che i francesi non sembrano disposti a concedere. La linea dura di Parigi mira a ottenere una “soluzione europea” sul modello di quanto avvenuto a giugno, proprio in occasione del braccio di ferro di Salvini e alleati con le organizzazioni non governative, in quel caso difese dai transalpini in contrapposizione alla “disumanità” delle istituzioni italiane.

L'Aquarius aveva espressamente richiesto alla Francia l'autorizzazione all'attracco nello scalo di Marsiglia, ma adesso si trova a fare i conti da un lato con il maltempo alle porte e dall'altro con il “voltafaccia” di Macron che dell'accoglienza agli extracomunitari aveva fatto una bandiera anche dentro l'Unione.

Aquarius: accordo tra Francia, Portogallo e Spagna

Preziosa, in questa chiave, sarebbe la “ciambella di salvataggio” lanciata da Portogallo e Spagna: almeno una decina di africani saranno infatti, secondo il ministro competente, accolti a Lisbona o in altre città del Paese più a sud della Penisola Iberica, mentre Madrid non ha ancora precisato la quota di naufraghi da ospitare nei prossimi giorni sulla base degli accordi in preparazione.

Una decisione, assicurano i promotori dell'intesa tra i tre governi, presa “in modo solidale e concertato” ma destinata a rinfocolare le polemiche sulla questione ancora calda e divisiva degli sbarchi in Europa.