Troppo giovane e inesperto per pensare che potesse reggere al pressing degli inquirenti per più di qualche ora. E così, un sedicenne ha confessato di aver commesso l’omicidio di Giuseppe Balboni con la pistola del padre. Le indagini sulla morte del giovane Balboni, purtroppo, hanno fatto emergere un’amara verità. Troppo amara. Il sospetto di omicidio ha trovato riscontro. Balboni era un ragazzo di appena sedici anni, scomparso misteriosamente da casa il 17 settembre 2018 da Zocca, una piccola e apparentemente tranquilla località del modenese.
Il corpo trovato in un pozzo a Tiola di Castello di Serravalle
L’assassino, coetaneo della vittima, ha impugnato la pistola del papà, ha puntato, ha premuto il grilletto e ha ucciso. Alla fine, non ha retto alla pressione degli investigatori, che sono arrivati a lui dopo attente ricerche, e ha confessato di essere l’assassino. Il corpo senza vita di Giuseppe è stato trovato stamattina. Era stato gettato in fondo ad un pozzo nella zona di Tiola di Castello di Serravalle, nella provincia di Bologna. Il ragazzo è stato subito sottoposto a fermo giudiziario come indiziato di quello strano omicidio.
Trovato l’assassino, ma è ancora oscuro il movente
L’omicida è crollato nell’interrogatorio a cui è stato sottoposto negli uffici della procura dei Minori di Bologna.
Sono bastate poche ore. Adesso deve rispondere di omicidio. Da capire se colposo, volontario, preterintenzionale… Lo stabiliranno le indagini nei prossimi giorni. Quello che è certo per il momento è che l’arma non era detenuta illegalmente, bensì era del papà. Resta ancora oscuro il movente che si cela dietro la morte del giovane Balboni, che era uscito di casa otto giorni fa intorno alle 6.45 del mattino.
Era con il suo scooter rosso. Non era più tornato, gettando nello sconforto la famiglia.
Appelli e caccia all’uomo nelle campagne del Bolognese
Sono stati otto giorni di panico quelli vissuti dai genitori di Giuseppe, che in questo breve periodo hanno lanciato appelli disperati non sapendo proprio dove potesse essere finito il loro amato figliuolo.
Nel frattempo, mentre la famiglia Balboni affogava giorno dopo giorno nel dolore, i vigili del fuoco e carabinieri della zona, lanciati in una vera caccia all’uomo senza precedenti per quei posti, passavano al setaccio ogni angolo delle campagne di Castello di Serravalle, tra la province di Bologna e Modena. Non tralasciando nulla, nessun angolo, sono arrivati a rinvenire il cadavere di Balboni in un pozzo nella frazione di Tiola. Si spengono così le speranze di familiari e amici di poter riabbracciare Giuseppe da vivo e inizia un’altra terribile vicenda: quella che vede un coetaneo accusato di un terribile omicidio. Cosa lo ha spinto ad uccidere? Cosa è successo?