La guerra del carbone nella foresta di Hambach, nel Nord Reno-Westfalia in Germania, è esplosa il 16 settembre con la grande manifestazione che ha visto oltre 4mila partecipanti arrivare nel bosco e resistere alla polizia che cercava di sgomberare. Il villaggio costruito dai resistenti per fermare le estrazioni di lignite della società energetica RWE è un intricato crocevia di ponti sospesi e case sugli alberi. Un sistema alla Robyn Hood nella foresta di Sherwood che gli ambientalisti hanno escogitato per difendere il territorio dai bulldozer con case fino a 25 metri di altezza.
Ed è proprio da un ponte sospeso che è precipitato oggi un ragazzo, perdendo la vita.
Guerra del carbone in Germania, la prima vittima
Come riporta la testata tedesca Spiegel Online, la polizia tedesca ha dichiarato che "Non erano in corso operazioni della polizia di Aquisgrana quando l’uomo è precipitato, poco prima delle 16, da 14 metri da un ponte sospeso tra due case sugli alberi". La polizia avrebbe poi confermato che il ragazzo è deceduto durante il viaggio in elicottero verso l'ospedale di Colonia per le ferite riportate. Secondo gli ambientalisti però si tratterebbe di una casualità abbastanza strana. "Era un amico che ci ha accompagnato giornalisticamente per un lungo periodo nella foresta - hanno dichiarato - Oggi è caduto da un ponte sospeso di oltre 20 metri a Beechtown ed è morto".
Se inizialmente sembrava che fosse la polizia a spuntarla, in un secondo momento la resistenza si è inasprita e gli ambientalisti hanno sfoderato fuochi d'artificio e fionde per rispondere agli agenti che cercavano di farli scendere dagli alberi. Cattive sorprese anche per i lavoratori della società elettrica, che sono stati accolti con lancio di oggetti e di escrementi.
I manifestanti non si sono arresi fino all'ultimo momento. Poi, a causa del tragico incidente, le operazioni di evacuazione del villaggio sono state sospese. C'è da aspettarsi però che riprenderanno presto perché un tribunale tedesco ha dato ragione alla RWE: 'Le attività dovranno riprendere al più tardi a partire dal 14 ottobre".
La foresta contesa: 'Serve energia'
La storia della foresta di Hambach è in evoluzione perché il primo ottobre il permesso di estrazione sarà attivo: la RWE dovrà produrre energia elettrica a partire dall'estrazione della lignite che è ancora oggi la principale fonte energetica tedesca: il 37% del fabbisogno del Paese è infatti rappresentato dai combustibili fossili, soprattutto dopo l'abbandono del nucleare (la quota è crollata al 13% dopo Fukushima). Inoltre, come riporta Euronews, sono 21mila i posti di lavoro ancora legati a questo settore. Gli ambientalisti vorrebbero invece che la foresta di Hambach sopravvivesse: "C'è ancora abbastanza carbone laggiù . Dovrebbero lasciarci questi 200 ettari".