Nella mattinata di ieri, 24 settembre, gli agenti del commissariato di polizia di Cassino, su ordine del Gip dell’omonima cittadina, Gabriele Montefusco, si sono presentati nell’abitazione di Ettore Urbano per notificargli un provvedimento che lo costringe agli arresti domiciliari. Urbano, medico, 63 anni, ex candidato sindaco del suo Paese, piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, nelle file del centrosinistra (ora esponente Pd), è un uomo politico molto conosciuto in ciociaria. La procura di Cassino lo accusa però di aver tentato, insieme ad altre persone, di alterare 59 schede elettorali durante le elezioni amministrative tenutesi nel giugno 2017.

L’inchiesta era partita già diversi mesi fa e, nel luglio scorso, Ettore Urbano era stato già raggiunto da un avviso di garanzia. “Dimostrerò di essere estraneo ai fatti ipotizzati”, aveva scritto allora in una nota stampa.

I particolari dell’inchiesta di Cassino

Dunque, secondo quanto riportato per primo dal Corriere della Sera, la procura di Cassino, titolare dell’inchiesta sui presunti brogli elettorali nelle elezioni amministrative dell’11 giugno 2017 a Piedimonte San Germano, non ha creduto alle ragioni di Ettore Urbano (definito ‘esponente del Pd’ dal Corriere), imponendogli gli arresti domiciliari. Urbano, candidato alla fascia tricolore nel piccolo comune del frusinate con la lista di centrosinistra Azione Comune, è stato arrestato nella mattinata di lunedì 24 settembre e posto quindi ai domiciliari per il rischio di reiterazione del reato e inquinamento delle prove.

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, coordinati dal pm Roberto Bulgarini Nomi, Urbano e i suoi complici, dopo la chiusura dei seggi elettorali, avrebbero alterato di proposito 59 schede, tutte con voto favorevole al candidato poi eletto Gioacchino Ferdinandi, per poi provare a ribaltare l’esito del voto con un ricorso elettorale da presentare al Tar (Tribunale amministrativo regionale).

Un piano evidentemente finito male per il primario del Pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino e per i suoi accoliti. Anche se le responsabilità sono ancora tutte da dimostrare.

Quando Urbano professava la sua innocenza

Gli inquirenti definiscono Ettore Urbano come il soggetto “ideatore e istigatore del progetto criminoso”.

Il coinvolgimento del medico ciociaro nell’inchiesta sui presunti brogli elettorali a Piedimonte San Germano risale comunque al luglio scorso, quando venne iscritto nel registro degli indagati per le stesse ipotesi di reato. In quell’occasione Urbano non aveva avuto scrupoli a vergare una nota ufficiale in cui si era detto rammaricato e addolorato perché totalmente estraneo ai fatti ipotizzati dalla procura di Cassino.