Chi vorreste come nuovo segretario del Pd? È questa la domanda rivolta dalla Izi, società specializzata in indagini di mercato, ai potenziali elettori di centrosinistra. Il sondaggio, pubblicato ieri sul Fatto Quotidiano, ha fornito una risposta che al momento sembra inequivocabile: Nicola zingaretti resta il grande favorito per la corsa alla poltrona più importante del Nazareno. L’attuale governatore del Lazio, lo ricordiamo, attualmente risulta l’unico candidato alla segreteria e, secondo i numeri dei sondaggisti, al momento doppierebbe nelle preferenze tutti i suoi avversari, compreso Matteo Renzi.
E, infatti, la paura serpeggia tra le file renziane, il Cerchio Magico teme di perdere la maggioranza interna e il controllo sul partito. Secondo alcune indiscrezioni, lo scontro sarebbe tra Luca Lotti, disposto anche a trovare un accordo con Zingaretti, e Maria Elena Boschi, timorosa che il partito si schiacci troppo sulle posizioni grillline, condannandosi all’irrilevanza e, per questo, tentata dal correre lei in prima persona per il Nazareno.
I risultati dei sondaggi: Nicola Zingaretti doppia gli avversari
Dunque, secondo la rilevazione statistica effettuata da Izi, Nicola Zingaretti raccoglierebbe il 28,6% delle preferenze dei potenziali elettori del Pd e del centrosinistra in generale. Dietro di lui, in seconda posizione, ma praticamente doppiato, si piazza Matteo Renzi con il 15,5%.
Terzo gradino del podio per uno dei più temuti avversari del renzismo, Carlo Calenda con il 13,1%. Gli altri candidati al seggio del Nazareno sono, in rigoroso ordine di classifica, Pier Luigi Bersani con il 12,5% (il fondatore di LeU evidentemente non è stato dimenticato da tutto il suo ex popolo), l’attuale segretario reggente Maurizio Martina con il 10,3%, la rediviva Laura Boldrini con il 7,5%, Debora Serracchiani con il 6,6%, Elisabetta Gualmini con il 4,4%.
Chiude mestamente la classifica dei candidati segretari il presidente del partito Matteo Orfini, accreditato di un modesto 1,4%.
I renziani temono la sconfitta: scontro tra Lotti e Boschi
Il tema del nuovo segretario Pd è evidentemente molto caro all’attuale maggioranza interna, quella renziana, che teme di perdere tutto il potere accumulato alle spalle di Renzi in questi ultimi anni.
Secondo un retroscena raccontato dal quotidiano online Linkiesta, in “casa renziana” negli ultimi giorni si sarebbe scatenato un “panico totale”, causato dalla paura di essere “spazzati via” nel prossimo Congresso che, secondo quanto dichiarato dal segretario Martina, dovrebbe svolgersi nel gennaio 2019. A questo proposito, racconta il giornalista Giulio Scranno, si sarebbero formate due scuole di pensiero. Quella lottiana, dal nome di Luca Lotti, disposta a scendere a patti con Zingaretti pur di conservare alcune poltrone di peso. E quella boschiana, chez Maria Elena Boschi, disposta forse a scendere in campo in prima persona pur di non morire zingarettiana e filo grillina.