Pisa-Arezzo, valida per la terza giornata del campionato di Serie C girone A, è finita 0-0 martedì 25 settembre 2018 allo stadio Arena Garibaldi Romeo Anconetani. L’atmosfera è stata surreale, gli ultras pisani hanno protestato ed hanno messo in atto uno sciopero del tifo, mentre gli ospiti, pur esponendo uno striscione solidale, hanno cantato e festeggiato un punto prezioso.
Un minuto di silenzio per gli impiegati di Arezzo
All’inizio della gara Pisa-Arezzo c’è stato un minuto di silenzio, ma non per il dramma dell’incendio che sta devastando i monti pisani, bensì per i due impiegati morti soffocati all’archivio di Stato di Arezzo.
Si tratta di una tragedia anche questa, non vi sono dubbi, tuttavia l’indignazione del pubblico e della città di Pisa in generale è stata tanta. I gruppi ultras organizzati sono entrati in curva per esporre uno striscione di protesta e al 14º minuto sono usciti, lasciando vuoto lo stadio in un silenzio surreale dove tifavano solamente gli ospiti.
Pisa Arezzo 0-0, bella partita ma secondo molti la Lega Calcio non ha avuto rispetto
All’inizio della gara Pisa-Arezzo giocata martedì 25 settembre 2018 alle 20:45, c’è stato un minuto di silenzio. Nella mente di tutti la tragedia che si stava consumando da lunedì notte, quando un incendio devastante ha cominciato a divorare il Monte Serra, bruciando circa 1.000 ettari di ulivi e vegetazione e costringendo 700 persone ad evacuare le abitazioni per sicurezza.
I tifosi sono entrati allo stadio e la curva degli ospiti ha subito esposto uno striscione polemico contro la decisione della Lega Calcio di far disputare la partita nonostante l’incendio disastroso. Questa la critica: quando si tratta di curare i propri interessi con spostamenti repentini di partite, cambi di orari o altre modifiche dell’ultimo secondo, i dirigenti della FIGC non ci pensano un attimo a rimandare le gare, ma quando ci sono in ballo interessi economici e vite umane poco importa.
Pochi attimi dopo è comparsa la risposta degli ultras della curva Nord pisana: due striscioni con sopra scritto 'la nostra terra brucia e volete giocare, per noi oggi non c’è partita'. Dopo 14 minuti sono usciti dall’Arena lasciando il centro della curva deserto.
L’incendio continua a distruggere il Monte Serra
Ieri sera il pubblico pensava che il minuto di raccoglimento fosse un segno di rispetto nei confronti di quelle persone che magari sarebbero volute venire allo stadio ma non hanno potuto farlo perché abitano nei dintorni di Calci, dove la vita si è interrotta due notti fa e ancora oggi non possono rientrare nelle proprie case.
Settecento persone sono sistemate in varie strutture ricettive, le scuole sono chiuse, i Canadair sono sempre all’opera e il vento continuo non facilita le operazioni di spegnimento. Sono state deviate anche le corse degli autobus e rafforzata la protezione in tutta l’area, perché si temono i soliti sciagurati eventi di sciacallaggio. La periferia pisana sta vivendo momenti orribili, un incendio di tali proporzioni probabilmente non si era mai verificato e purtroppo le fiamme si stanno espandendo ovunque, nonostante l’intervento di centinaia di vigili del fuoco e volontari provenienti da tutta Italia.