Un'altra brutta vicenda, l'ennesima per quanto riguarda le violenze nei confronti degli stranieri, si è consumata nella tarda serata di lunedì 10 settembre per le strade di Sassari, precisamente all'incrocio fra corso Cossiga e viale Berlinguer. Un giovane migrante, un ventiduenne della Guinea, è stato pestato a sangue da almeno cinque ragazzi. Secondo quanto riferisce il sito dell'Ansa, lo straniero è arrivato nella città sarda come rifugiato e attualmente è uno studente. Pare che il tutto si sia verificato quando il giovane guineano ha incrociato il gruppo di teppisti.

Immediatamente uno di loro gli ha sferrato una gomitata e mentre si consumava la violenza, pare che lo straniero avesse chiesto al suo aggressore quale fosse il motivo del suo gesto.

Aggredito nel centro di Sassari un migrante della Guinea: cinque gli aggressori

Per tutta risposta, il ragazzo ha risposto dicendo: 'A casa mia faccio quello che voglio, se non ti sta bene tornatene a casa tua', per poi riservargli un pugno in pieno volto. Negli istanti immediatamente successivi, il resto del branco si è scagliato sul giovane massacrandolo di botte. Fortunatamente, nella zona erano presenti alcune ragazze che hanno cominciato ad urlare per lo spavento, attirando così l'attenzione di altre persone.

Un uomo su un furgone è riuscito ad intervenire per evitare che la rissa continuasse e subito dopo sono state allertate le forze dell'ordine che si sono precipitate sul posto. Il giovane migrante è stato tempestivamente aiutato dal personale del pronto soccorso, il quale ha diagnosticato una frattura scomposta del setto nasale.

Stando alle testimonianze raccolte dalla polizia, il gruppo di aggressori ha deciso di scappare subito dopo il pestaggio, continuando ad urlare insulti e accuse nei confronti del ragazzo la cui unica colpa è stata quella di essere straniero. Le forze dell'ordine, dunque, adesso stanno indagando per tentare di risalire al gruppo di assalitori e, dopo aver confrontato il racconto della giovane vittima con quelli dei testimoni, potrebbero rivelarsi utili le telecamere di videosorveglianza del liceo davanti al quale è avvenuta l'aggressione e quelle vicine ai giardini pubblici.

Immediatamente dopo il pestaggio di Sassari, anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha commentato il tutto, concludendo il suo discorso dicendo che il biasimo sarà unanime perché 'la Sardegna non è questo, i sardi non sono questo'.