I carabinieri della stazione di Castello di Cisterna in provincia di Napoli, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Radiomobile, hanno arrestato questa notte Paolo Prospero, un uomo di 46 anni, originario del luogo, per tentato omicidio. L'uomo è accusato di aver ferito a colpi di pistola il suo vecchio datore di lavoro allo scopo di ucciderlo. I militari dell'arma lo hanno raggiunto poco dopo all'interno della sua abitazione e lo hanno fermato.

Gli spari all'ex datore di lavoro

Il reato contestato a Paolo Prospero, un 46 enne disoccupato già noto alle forze dell'ordine per altri illeciti, è avvenuto questa notte, nei pressi dell'enoteca sita in Corso Vittorio Emanuele, una strada del centro di Castello di Cisterna, nel napoletano.

L'aggressore, con una pistola presumibilmente di piccolo calibro, si è avvicinato al suo ex datore di lavoro, un uomo di 52 anni. Quest'ultimo stava trascorrendo la serata proprio a ridosso del locale notturno e improvvisamente è stato raggiunto da Prospero che ha aperto il fuoco. Il presunto colpevole ha esploso alcuni colpi in direzione del suo ex capo, con cui aveva dei vecchi dissapori per motivi lavorativi e lo ha ferito ad un fianco. Infine, dopo il fatto delittuoso, l'uomo si è disfatto dell'arma ed è fuggito via a bordo della sua autovettura, facendo perdere le sue tracce. La vittima, ferita non gravemente, è stata immediatamente soccorsa. Sul luogo del crimine, sono giunti gli uomini del 118, che hanno medicato il più che cinquantenne, giudicandolo non in pericolo di vita.

L'intervento dei carabinieri

I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli sono giunti sul luogo dell'illecito a seguito di una segnalazione. I militari dell'arma hanno subito iniziato le indagini, accertando che, dopo avere colpito il 52 enne, Prospero è fuggito dal luogo del reato dirigendosi verso la sua abitazione. Le forze dell'ordine lo hanno rintracciato presso il suo domicilio qualche ora più tardi.

Gli inquirenti hanno arrestato l'uomo per tentato omicidio e lo hanno condotto presso il carcere di Poggioreale, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Non è ancora stata ritrovata l'arma del delitto e i carabinieri di Cisterna di Castello hanno già cominciato a cercarla. Secondo le prime ricostruzioni, il movente dell'aggressione nei confronti della vittima è probabilmente riconducibile a dei vecchi contrasti tra i due uomini, maturati all'interno dell'ambiente di lavoro.