Desirée potrebbe essere stata abusata anche da morta, almeno secondo la testimonianza di una donna., riportata da Il Giornale. La posizione dei pusher, tratti in arresto dopo l’atroce omicidio della 16enne di Cisterna di Latina, in virtù dei tanti elementi finiti sul tavolo degli investigatori romani, sembra quindi aggravarsi col passare dei giorni. Stando a quanto avrebbe confidato Giovanna N., una conoscente della ragazza, agli inquirenti, la furia predatrice degli spacciatori non si sarebbe fermata di fronte all'evidente aggravarsi delle condizioni della vittima, deceduta a quanto pare proprio durante gli stupri, avvenuti in un palazzo del quartiere San Lorenzo.

Secondo una testimone, Desirée Mariottini stuprata anche dopo la morte

Ore e ore di abusi, seguiti allo stordimento della povera adolescente, alla quale i 'venditori di morte' avevano scientemente somministrato un mix esplosivo di sostanze stupefacenti per poi approfittarne a turno con inarrestabile ferocia. La donna, come riportato da Il Giornale, avrebbe confermato le responsabilità di Brian Minteh, Yusif Salia e Chima Alinno (indicati coi soprannomi Ibrahim, Youssef e Sisko) nell'omicidio di via dei Lucani. Intanto, i quattro arrestati provano a difendersi dalle celle dove sono rinchiusi, respingendo le aggravanti attribuite a loro da magistrati e testimoni: in particolare, il senegalese Mamadou Gara vorrebbe dimostrare di non aver infierito con crudeltà sulla 'preda' e di aver avuto un rapporto con lei, quando era consenziente.

Omicidio Desirée, pusher in carcere provano a discolparsi

L’unica ammissione di Mamadou Gara, soprannominato nell'ambiente dello spaccio romano 'Pako', riguarda le pasticche di stupefacenti cedute alla 'cliente' poco prima che il branco di stupratori si avventasse su di lei in maniera impietosa. Poco convincenti, agli occhi degli investigatori, le circostanze evocate dal malvivente africano come attenuanti ai fini di una possibile riconsiderazione delle responsabilità nel delitto di San Lorenzo.

La Polizia, sulla base dei nuovi riscontri incrociati, potrebbe presto fare scattare l'arresto per almeno due stranieri, sospettati di far parte del gruppo di aggressori che la sera del 18 ottobre scorso ha narcotizzato la giovane di Cisterna, abusandone forse anche dopo la morte. Non ci resta che attendere nuovi aggiornamenti sulla vicenda.