Un uomo di 72 anni del villaggio indiano di Tikri, nell' Uttar Pradesh, è morto per le ferite causate da una pioggia di pietre e mattoni scagliategli contro da un branco di macachi.

L'uomo, secondo quanto riportato dalla stampa locale, stava raccogliendo la legna quando gli animali hanno iniziato a colpirlo dall'alto di un albero. Fra i materiali lanciati contro l'anziano c'erano anche sassi e interi mattoni trovati tra le rovine di una vicina casa abbandonata.

L'anziano ha riportato gravissime lesioni alla testa e al torace ed è morto in ospedale qualche giorno dopo.

Secondo il fratello della vittima le scimmie che lo avrebbero colpito con oltre 20 mattoni, dovrebbero essere perseguite e punite.

La polizia ha classificato i fatti come un incidente e non sembrerebbe intenzionata a proseguire gli accertamenti. I familiari invece chiedono giustizia e si sarebbero appellati alle più alte autorità della regione. Anche gli altri abitanti del villaggio chiedono a gran voce provvedimenti perché gli attacchi delle scimmie stanno diventando un problema serio e si sentono minacciati. Le rimostranze però sarebbero fermamente respinte dal capo della locale polizia il quale teme di coprirsi di ridicolo perseguendo le scimmie come fossero criminali comuni.

In India le aggressioni mortali delle scimmie contro gli esseri umani sono sempre più frequenti e tra i principali responsabili degli attacchi ci sarebbero in particolare i macachi.

Pochi mesi fa, di notte, nel villaggio di Talabasta, nella provincia di Orissa, un neonato di due settimane che dormiva nel proprio letto era stato rapito proprio da un macaco, secondo quanto detto dalla madre. La donna non era riuscita a sottrarre il figlioletto alla furia della scimmia e il povero bambino venne ritrovato senza vita in un pozzo distante chilometri dal punto del rapimento.

La deforestazione all'origine di questo comportamento

Il motivo di questi odiose aggressioni, secondo Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti sarebbe la deforestazione selvaggia che ha sottratto territorio agli animali e li ha disorientati a livello comportamentale rendendoli più feroci.

Spesso l'aggressione avviene in modo frontale cercando di mordere il malcapitato, specialmente al volto determinando la trasmissione di malattie pericolose, ma non letali. Soltanto in casi estremi come questo dell'anziano 72enne si arriva determinare la morte della vittima.