Nenche nell'ultima dimora terrena si trova pace: almeno, essere collocati in una tomba può essere molto difficoltoso. L'ultimo caso cimiteriale arriva da Brugherio, comune della provincia di Monza e Brianza.

Il nuovo cimitero è al centro di uno scontro politico. Le nuove tombe sono troppo piccole e le bare non entrano. A meno che non si inclini la cassa per sistemarla all'interno del sepolcro facendo manovre anomale e poco rispettose del defunto. Si tratterebbe di un errore di progettazione, oggetto di una bagarre Politica.

Tombe piccole, le bara restano in superficie

La bara essendo più grande della tomba resta in superficie. Succede nella parte nuova del campo santo di via San Francesco d’Assisi di Brugherio, comune a una decina di chilometri da Milano. Doveva essere la risposta a una cronica mancanza di tombe e a un'emergenza cittadina.

La bocca d'entrata a terra delle nuove tombe però è troppo piccola e le bare non ci entrano, a meno che non le si posizioni di sbieco. 48 nuovi sepolcri realizzati dall'amministrazione comunale paiono quindi al momento di difficile utilizzazione. Ci sono state proteste dopo che i parenti di un defunto hanno dovuto assistere a scene impensabili: necrofori che tentavano faticosamente con spostamenti al limite di inclinare la bara in modo da farla entrare nel sepolcro a terra.

Tombe troppo corte, il caso approda in consiglio comunale

Il caso, divulgato dalla stampa locale, è diventato politico ed è approdato lo scorso 26 ottobre in consiglio comunale. Una mozione della Lega accusa la giunta di centrosinistra di aver sbagliato la progettazione. Angelo Bosisio, consigliere del Carroccio, ha diffuso una fotografia in cui si vede una bara appoggiata sulla tomba a terra, perché più lunga della fossa.

La controparte si è difesa parlando di ignobile strumentalizzazone e di speculazione sul dolore. Il primo cittadino, Marco Traiano, in particolare, ha replicato dicendo che le tombe per ragioni di spazio sono state realizzate nella forma più piccola, ma sono assolutamente regolari secondo le prescrizioni di legge che prevedono una misura minima di 1,90 metri e una massima di 2,30.

E la procedura di tumulazione, secondo il sindaco, prevede proprio che le bare vengano inclinate. "So che non è molto bello da vedere, ma l’operazione viene svolta in sicurezza”, dice Traiano.

Ma per il consigliere d'opposizione Bosisio sono state proprio sbagliate le misure delle imboccature, realizzate in cemento e ora difficili da modificare. Si sarebbe trattato di "un grossolano errore di progettazione". La lunghezza della tomba è infatti di 1,90 metri, mentre la bara più corta è di 2,05 metri. Per il rappresentante della Lega è necessario fare entrare in verticale la bara, per poi riposizionarla correttamente "con una manovra che potrebbe farla cadere, ma soprattutto senza alcun rispetto per i parenti.

Va tutelata la dignità delle persone, specie in momenti di così grande dolore".

Il consigliere attacca l'amministrazione che non ha verificato il lavoro della ditta appaltatrice, chiede l'avvio di una commissione cimiteriale e che siano rimborsate le somme già versate dai cittadini per acquistare colombari provvisori in vista della tomba definitiva.

Dal canto loro, alcuni cittadini hanno commentato sui social l'accaduto. C'è chi ha scritto che il metro è stato inventato per essere usato, sempre che ci sia ancora qualcuno che sappia farlo. O chi, più sconsolato, ha constatato che un tempo l'Italia si distingueva per l'eccellenza nella progettazione in ogni ambito e invece ora sembra andare tutto alla deriva con tragiche conseguenze. Infine c'è chi vede nella cremazione l'unica soluzione possibile di fronte a lugubri storie cimiteriali sempre più frequenti.