Continua a far parlare, e non potrebbe essere altrimenti, il ritrovamento di alcune ossa all'interno di un edificio annesso alla Nunziatura Apostolica in via Pò a Roma. Come si ricorderà infatti, lunedì scorso, alcuni operai che erano impegnati in alcuni lavori di ristrutturazione dell'immobile, rimuovendo il pavimento si sono imbattuti in alcuni resti umani. Si tratta per la precisione dei resti di un bacino, e di altri frammenti ossei, i quali sono stati messi in relazione con uno o più individui di sesso femminile. Il caso suscita curiosità poiché è stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela Orlandi, la 15enne sparita misteriosamente nel 1983 da Città del Vaticano.
La ragazza infatti era figlia di un funzionario dello Stato Vaticano. Il caso è ancora oggi uno dei più inquietanti fatti di cronaca nera italiana. A far luce sul mistero che circonda il ritrovamento di tali resti umani potrebbe essere proprio un dente ritrovato sempre all'interno dell'edificio: si tratta di un dente del giudizio, il che dimostra che quelle ossa non sono di un bambino, poiché tale tipo di dentatura si sviluppa proprio tra i 17 e i 25 anni.
Si attendono risposte sul sesso dell'individuo
Intanto è atteso per la settimana prossima l'esito dell'esame sul Dna contenuto nelle ossa, il quale sarà messo in relazione con quello contenuto nei database degli inquirenti. Se lo stesso dovesse corrispondere a quello di Orlandi si risolverebbe un caso che ha destato scalpore in tutto il mondo.
Sono tantissime le ipotesi che negli anni sono state fatte in merito alla scomparsa della giovane, ma nessuna finora ha pienamente convinto gli inquirenti. A destare ancora maggiore curiosità, è la notizia diffusasi nelle ore successive al ritrovamento, secondo la quale i resti ritrovati al di sotto del pavimento della Nunziatura sarebbero da collegare a ben due individui di sesso femminile.
Per questo il caso non solo si è ricollegato a quello di Emanuela, ma anche alla scomparsa di Mirella Gregori, un'altra ragazza di 15 anni di cui ad oggi non si sa ancora niente, svanita nel nulla una quarantina di giorni prima della Orlandi. Sulla vicenda da sempre la stessa famiglia Orlandi ha chiesto dei chiarimenti alla Santa Sede.
Lo stesso Vaticano ha immediatamente richiesto l'aiuto della magistratura non appena sono state ritrovate le ossa negli scorsi giorni.
Si ipotizza che lo ossa possano essere della moglie del custode
Inoltre nelle ultime ore si è chiarita anche la motivazione dei lavori all'interno dell'edificio, in quanto si era ipotizzato in un primo momento che sin dagli anni '80 non venivano effettuati dei lavori. In questo senso si è scoperto, con grande stupore, che è dagli anni '60 che non vengono effettuati dei lavori all'interno della Nunziatura, e per questo si è reso necessario cambiare il pavimento. Voci e smentite intanto si moltiplicano, in attesa di lunedì prossimo, quando dovrebbe arrivare il resoconto definitivo degli esami.
I resti sono stati messi in relazione anche con la moglie del custode, anch'essa scomparsa come le due ragazze in maniera misteriosa proprio negli anni '60. Appunto l'epoca dalla quale non venivano eseguiti lavori di ristrutturazione.