Dopo il crollo delle palazzine a Marsiglia si sperava di trovare ancora qualcuno in vita tra le macerie, e la famiglia di Simona Carpignano, la 30enne di Taranto che viveva in una delle due abitazioni coinvolte nel crollo, ha atteso invano sue notizie. Il corpo della ragazza è stato trovato oggi tra le macerie di rue d'Aubagne. Finora sono sei le vittime della tragedia, tra cui Simona, di cui le autorità non hanno ancora ufficializzato la morte. Ma la notizia è arrivata in Italia grazie ad indiscrezioni dei suoi amici pugliesi e da alcuni post sulla pagina Facebook "Italiani a Marsiglia".

Anche il padre di Simona in queste ore è arrivato nella città francese, probabilmente chiamato per il riconoscimento ufficiale.

Un'italiana a Marsiglia

Simona si era trasferita inizialmente a Parigi, dopo aver conseguito la laurea in lingue presso l'università del Salento, e nella capitale francese aveva preso una seconda laurea e conseguito un master. Pochi mesi fa aveva lasciato Parigi per spostarsi a Marsiglia per un'opportunità di lavoro. L'ultima sua immagine prima della morte risale a tre giorni prima del fatidico crollo e ritrae la ragazza in compagnia di un vicino di casa, un pittore 50enne di nome Fabien, deceduto anche lui nella tragedia.

Un crollo annunciato

Pare che parecchi inquilini delle due palazzine nutrissero dei timori sulla solidità strutturale delle proprie abitazioni; anche Simona ripeteva spesso di voler cambiare casa proprio perché spaventata da tali condizioni.

I suoi vicini di casa avevano provato a rassicurarla per trattenerla non credendo che l'immobile fosse a rischio, ma si sono dovuti ricredere. Un'inquilina, la 25enne studentessa Sophie, si sarebbe salvata solo perché avrebbe deciso di passare la fatidica notte a casa dei suoi, dal momento che il suo appartamento mandava degli strani segnali.

Racconta infatti la ragazza che da alcuni giorni le porte non si chiudevano bene, come se i pavimenti si fossero alzati o le mura si fossero spostate e lunedì scorso ha sporto denuncia alla polizia giudiziaria che segue l'indagine.

Colpa della pioggia?

Il Comune di Marsiglia ha ipotizzato che la causa del crollo possa essere l'abbondante pioggia, caduta copiosa negli ultimi giorni, ma pare comunque che a Marsiglia quello degli immobili in pessimo stato sia un problema noto da tempo.

Secondo il procuratore di Marsiglia, Tarabeux, non sono ancora chiare le cause del cedimento strutturale e non è ancora tempo di attribuire le responsabilità. Non è infatti ancora evidente quale delle due palazzine sia crollata per prima, trascinando poi l'altra nel crollo, poiché erano edifici del diciottesimo secolo, costruiti "alla vecchia maniera" ovvero l'uno a ridosso dell'altro. Ora i soccorsi stanno estraendo altri corpi dalle macerie e si teme che ci possano essere ancora persone sepolte, anche se le speranze di trovare qualcuno in vita sono sempre più flebili.