Nell'arco di un mese avrebbe sferrato calci e pugni agli alunni ben 42 volte. Una storia avvilente e grave quella che viene da Pero, in provincia di Milano. Un maestro di 64 anni avrebbe ripetutamente picchiato, minacciato e intimorito i suoi allievi, in una scuola materna. A testimoniare la condotta aberrante dell'insegnante ci sono diversi video, nelle ultime ore diffusi in rete. Il modus operandi del 64enne era sempre il medesimo: spintoni, calci da dietro, pugni e brusche tirate.
Maestro ai domiciliari
Maltrattamenti nei confronti di minori.
Con questa accusa i carabinieri hanno arrestato il maestro orco, che ora si trova ai domiciliari. Gli accertamenti delle forze dell'ordine sono partite lo scorso mese, dopo alcune segnalazioni relative a strani atteggiamenti dell'insegnante in classe. I militari hanno installato varie telecamere di videosorveglianza che, purtroppo, hanno permesso di confermare le supposizioni. Quel maestro maltrattava i bimbi, di età compresa tra i due e i cinque anni. Bimbi che invece avrebbe dovuto accudire e aiutare. I filmati ritraggono scene inequivocabili: si vede bene il 64enne che prende a calci e pugni i piccoli. Davanti a video del genere, gli investigatori non hanno potuto non chiedere al gip un'ordinanza di custodia cautelare per il maestro, che è stata emessa nelle ultime ore.
Il docente è stato arrestato ma adesso non si trova in carcere, bensì a casa sua. Nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha dato l'ok al progetto relativo all'installazione delle telecamere di sorveglianza negli asili nido regionali. Un progetto finanziato dalla stessa Regione con 600mila euro.
L'opinione della mamma di Leonardo
Il caso del maestro orco di Pero ha suscitato indignazione in Italia. Una delle mamme dei bimbi vessati in classe, Leonardo, ha affermato di essersi sentita male dopo aver visto un video. Leonardo ha due anni e mezzo e frequenta l'asilo di Pero dallo scorso ottobre; anche lui, come altri bimbi, è stato intimorito e percosso dal maestro.
La mamma del bimbo ha riferito al sito di Settegiorni la sua opinione sulla vicenda. Senza giri di parole, ha affermato di aver sofferto davanti a scene del genere, perché i maestri sono dei secondi genitori per i bimbi. "Un bambino così piccolo, che non parla, non si tratta così", ha aggiunto la donna. Il caso dell'asilo degli orrori di Pero ne ricorda uno analogo accaduto l'anno scorso a Vercelli.