Il dipartimento amministrativo della capitale austriaca, il Wiener Wohnen , a sorpresa, stabilisce che il cognome sul citofono di casa danneggia il diritto alla privacy degli inquilini e per questo motivo va tolto. La norma sulla segretezza già esisteva dal 1980, ma non era mia stata attuata. Tuttavia, in seguito alla denuncia di un residente viennese, che ha fatto causa all' ente municipale che gestisce degli appartamenti sociali nella capitale austriaca, l'amministrazione ha deciso di sostituire 220,000 nomi su dei citofoni con dei numeri.

I nomi sui citofoni violano la privacy? Diverse procedure applicate in Europa

L'inquilino, che desiderava rimanere anonimo, voleva avere sul campanello sono una sigla (probabilmente le sue iniziali), ma l'ente delle case voleva che scrivesse l'interno cognome. Così, l'uomo, insieme ai suoi avvocati ha deciso di fare causa all'ente ed è riuscito ad ottenere una decisione in suo favore.

L'Europa, composta di Stati molto diversi tra loro, è molto eterogenea su questo tema: così come in Austria c'è chi non vuole il nome sul campanello, Francia, Polonia e Spagna hanno da tempo provveduto a sostituire i nomi sui citofoni con dei numeri. In altri Stati, invece, come la Germania, ci tengono moltissimo.

Non è quindi solo un tema affettivo che permette agli esterni di far sapere qual'è la nostra casa, ma anche decisamente pratico. L'esempio lampante è quello della consegna della corrispondenza e dei pacchi, come faranno i postini o i corrieri a trovare i destinatari senza un cognome sul campanello? Se una procedura simile venisse applicata in Italia, metterebbe in seria difficoltà diversi fattorini creando disagi importanti facendo ritardare la consegna di corrispondenza.

Chi vive in una villa unifamiliare questo problema non dovrebbe sentirlo, in quanto le consegne si effettuano grazie al numero civico che in questo caso corrisponderebbe a una sola abitazione. Il problema più grande lo avrebbe chi vive in condominio, specialmente nelle grandi città dove la maggior parte delle persone non si conosce una con l'altra e inoltre devono sottostare alle regole dell'amministrazione condominiale.

La Commissione europea specifica che è una decisione che spetta agli Stati membri

Dopo che è stato reso noto che il Wiener Wohnen voleva intervenire su circa 200 edifici comunali per adeguarsi alla normativa comunitaria sulla privacy, la Commissione euorpea ha chiarito che il regolamento non si applica in questo settore. Un portavoce di Bruxelles ha infatti ribadito che sono le autorità nazionali per la protezione dei dati ad essere responsabili in questo ambito.