"Fate girare questa foto il più possibile, se qualcuno riconosce questo giovane deve parlare". E' l'appello che, da alcune ore, rimbalza di smartphone in smartphone. All'indomani della terribile tragedia di Corinaldo, infatti, sui social, circola la foto di un giovane con il volto parzialmente coperto da una mascherina; è lui che ha scatenato il panico in discoteca oppure è una semplice vittima? Gli interrogativi a cui gli inquirenti sono chiamati a rispondere sono tanti.

Il giovane con la mascherina

Tra i tanti giovani e giovanissimi che affollavano la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, centro alle porte di Ancona, c'è un ragazzo che indossa una mascherina.

"Perché?" - ci si domanda "E' coinvolto, in qualche maniera, con chi ha spruzzato lo spray al peperoncino. Oppure è una semplice vittima e indossava quella mascherina per altri motivi?".

Nelle ultime ore, il fotogramma che lo ritrae, è diventato virale ed è stato lanciato un appello: "Chi lo riconosce, si faccia avanti".

Secondo le prime indagini, sarebbe stato dello spray urticante a provocare il caos che poco prima del concerto di Sfera Ebbasta ha causato la morte di 5 ragazzini (tutti di età compresa tra i 14 e i 16 anni) e di una giovane mamma 39enne che accompagnava la figlia. Nella discoteca, infatti, è stata ritrovata una bomboletta di quelle che, normalmente, si usano per la difesa personale.

La moda dello spray

Non è la prima volta che un concerto rap - o trap - viene interrotto a causa dello spray al peperoncino. Sebbene le "bombolette al peperoncino", per legge siano autorizzate solo in caso di legittima difesa e non possano essere vendute ai minori sotto i 16 anni, i giovanissimi riescono a procurarsele con facilità e, spesso, le usano in maniera superficiale.

Il fenomeno è stato riconosciuto anche dal trapper lombardo e da altri suoi colleghi.

Solo un mese fa, il 7 novembre, alla discoteca Alcatraz di Milano, poco prima che sul palco salisse il rapper Achille Lauro, un giovane non ancora identificato, ha spruzzato lo spray urticante scatenando il panico. Fortunatamente, in quella occasione, nessuno dei presenti riportò danni gravi: solo occhi irritati ed una ragazza in stato di shock.

Per il momento, però, non si esclude che quanto accaduto alla Lanterna Azzurra, sia stato provocato, come avvenne a Torino, da una vera e propria banda organizzata che, per derubare i presenti, non si fa scrupoli e agisce in maniera criminale: crea il panico e provoca un fuggi fuggi che può avere conseguenze devastanti (proprio come accaduto la scorsa notte).