Una ragazza veronese di 27 anni è stata trovata morta a Playa del Carmen (Messico). La notizia è stata diffusa nel pomeriggio di domenica 23 dicembre dal quotidiano l'Arena.

Anna Ruzzenenti, veronese di 27 anni, era partita il 13 dicembre dall'Italia per un viaggio in Centro America. La giovane era un'istruttrice subaquea ed il suo corpo è stato ritrovato senza vita in una delle più famose località turistiche del Messico: Playa del Carmen. Al momento è giallo sulle cause della sua morte: si pensa a un incidente ma la ragazza potrebbe anche avere avuto un malore.

L'ambasciata italiana in Messico, che sta ovviamente seguendo il caso, ha confermato la notizia della morte di Anna ed è in stretto contatto con i suoi familiari. Prima del rientro della salma in Italia, le autorità messicane hanno disposto l'autopsia per accertare le cause della morte e far luce sui motivi che hanno portato alla fine di una così giovane vita.

Anna e le due turiste uccise in Marocco perdono la vita in vacanza

Anna Ruzzenenti era partita dall'Italia con la volontà di fare una vacanza a contatto con le meravigliose spiagge messicane godendosi il mare e la sua passione che era diventata anche un lavoro: l'immersione subacquea. La giovane originaria di Bardolino sul Garda, infatti, lavorava per una scuola di immersione, la Scuba School International.

Solo dopo l'autopsia gli inquirenti potranno comunicare la cause della morte di Anna e disporre il rimpatrio della salma in patria dove i familiari potranno darle degna sepoltura.

La vacanza si è trasformata in tragedia qualche giorno fa anche per due turiste scandinave in visita in Marocco. Questa volta, però, la causa della morte non è un malore o un incidente.

Le due giovani di 24 e 28 anni, infatti, sono state uccise da quattro uomini affiliati all'ISIS, che sono poi stati arrestati. L'intelligence danese ha, quindi, confermato la pista terroristica ed ha ritenuto autentico un video diffuso in rete in cui si vede il brutale assassinio di una delle due ragazze.

Louisa e Maren (questi i nomi delle due ragazze), che avevano programmato una vacanza di un mese in Marocco, sono state trovate sgozzate in una zona montuosa a 10 chilometri dal villaggio di Imlil.

Secondo un sito arabo le ragazze avrebbe anche subito violenza sessuale.

Dopo il ritrovamento dei corpi sono comparsi in rete due filmati: uno mostra la morte di una delle due donne e nell'altro compaiono i sospettati dell'omicidio che giurano fedeltà alla Stato Islamico e ad Abu Bakr Al Baghdadi.