Le indagini, in corso da ieri dopo la tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, hanno dato un nome ed un volto al ragazzo da cui avrebbe avuto origine la fuga di massa che ha causato la morte di molti giovani. Il ragazzo che ha diffuso la sostanza urticante sarebbe un minorenne, che ora rischia di essere incriminato per omicidio preterintenzionale e dovrà essere ascoltato a breve dalla Procura per i minorenni. Dopo la fuga di massa dal locale, i vigili del fuoco hanno trovato una bomboletta di spray urticante usata e dagli interrogatori a caldo, avvenuti appena dopo la tragedia, è emerso che diverse persone avessero notato aggirarsi tra la folla un ragazzo incappucciato e con il volto parzialmente nascosto da una mascherina.

Dai racconti sembra che proprio il ragazzo incappucciato abbia spruzzato una sostanza acre rendendo irrespirabile l'aria. Da queste dichiarazioni si sono diramate le ricerche, basate sull'osservazione dei filmati, dove effettivamente compare una persona di sesso maschile con il volto celato. Anche sui social è stata diffusa una fotografia che ritrae un giovane con cappellino e volto nascosto, accompagnata da una richiesta di informazioni sulla sua identità.

Tutto è partito da un tentativo di furto?

Secondo uno dei gestori la presenza della bomboletta è da attribuirsi ad un tentato furto: secondo Marco Cecchini, il figlio di uno dei proprietari, il ragazzo avrebbe spruzzato la sostanza per immobilizzare o accecare temporaneamente la vittima del furto, il possessore di una catenina.

Ne è certo dal momento che ha ascoltato il racconto della stessa vittima del tentato furto, avvenuto pochi secondi prima che scoppiasse il panico generale ed ha inoltre già visto quel tipo di spray, comune ed usato da chi vive di espedienti proprio per commettere piccoli furti. Un furto da poco, quindi, che ha però causato una tragedia immane.

Per ora le vittime sono sei, tra cui una madre che aveva accompagnato il figlio e si attende qualche notizia sulle condizioni dei feriti più gravi.

Vite ancora in sospeso

Ci sono ancora sette persone in prognosi riservata, tenute in coma farmacologico nell'ospedale Torrette ad Ancona, in condizioni critiche a causa delle lesioni dovute al trauma da schiacciamento o per la mancanza temporanea di ossigeno.

Una ragazza ha ricominciato a respirare in maniera autonoma ma è troppo presto perchè sia dichiarata fuori pericolo ed i feriti rimangono tuttora sedati ed in prognosi riservata, mentre sono ormai stabili e sempre sotto osservazione i due ragazzi arrivati in codice giallo.