Doveva essere un'esperienza bellissima quella che Sarah Papenheim, studentessa ventunenne americana, aveva deciso di vivere, ma che invece si è trasformato in un vero e proprio incubo culminato con il suo decesso. La ragazza era partita per l'Erasmus, e stava studiando all'università di Rotterdam, in Olanda, ma purtroppo la sua vita è stata stroncata dall'efferato omicidio compiuto dalla sua coinquilina. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, la ragazza stava studiando quando la sua collega l'ha assalita alle spalle con un pugnale, colpendola a morte.

Il suo corpo è stato trovato all'interno dell'appartamento, nel quale le due vivevano assieme, in un lago di sangue. Non sarebbe ancora stato trovato un movente, ma la morte della ragazza ha ovviamente causato grande dolore nella sua famiglia.

Erasmus in Olanda, pugnalata dalla coinquilina

Stando a quanto si apprende dal quotidiano in questione, la coinquilina, protagonista di questo insano gesto, è immediatamente fuggita ma poco dopo è stata fermata dalle forze dell'ordine quando oramai era salita su un treno che l'aveva portata ad Eindhoven, a circa sessanta miglia di Rotterdam. La famiglia della povera ragazza è adesso sotto choc, anche perché già in passato aveva dovuto vivere il grande dolore del fratello di Sarah, morto suicida.

Proprio a proposito di questo, la sorella ventunenne aveva deciso di dedicare i suoi studi proprio alla sua memoria. A seguito dell'omicidio, la madre della vittima ha raccontato che sua figlia si lamentava sempre del temperamento della sua coinquilina e dei suoi continui sbalzi d'umore, tant'è vero che le aveva consigliato di lasciare la casa e andare a vivere altrove.

Lei però si era rifiutata dicendo che si trattava della sua unica amica in quella esperienza in Olanda.

Era una batterista di grandissimo talento

Tutti coloro i quali la conoscevano, hanno descritto la giovane Sarah come una batterista di grande talento. Infatti, era andata addirittura in Germania a suonare durante alcuni spettacoli e anche il batterista di Minneapolis, Jellybean Johnson ha parlato molto bene del suo talento.

Uno dei suoi compagni della band in cui suonava la ventunenne ha detto che ciò che gli ritorna continuamente in mente è il fatto che stesse per tornare a casa per Natale e che tutti erano in attesa e molto felici di rivederla. Quella della sua morte è stata una notizia terribile.